Page 111 - Giuseppe Garibaldi. L'Uomo. Il Condottiero. Il Generale - Atti 10 ottobre 2007
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Giuseppe Garibaldi. l ’ uom o, il condottiero, il Generale
va a Garibaldi, a Mazzini ed alla repubblica.
Tali evviva furono sospesi durante il tempo in cui quella gioventù era riunita
a banchetto, ma questo terminato, essendo i convenuti in massima parte alterati
dal vino, divennero ancor più clamorosi, aggiungendo inoltre […] parole con-
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tro la bandiera Nazionale, che dissero coperta di obbrobrio e di vergogna .”
Il 1° settembre veniva inviata da Firenze una relazione al Ministero dell’Interno
sui movimenti dei settori democratici: oggetto dell’informativa erano in particolare
lo spirito delle truppe garibaldine, ancora una volta i rapporti tra comandanti e subor-
dinati, le dinamiche interne al Partito d’azione. Una corrispondenza da Desenzano
– ritenuta attendibile – riferiva che «la disillusione è completa nei Volontarii e che
l’irritazione è al colmo». Per indurli a lasciare il Trentino si fece credere che si dove-
vano sgombrare quelle terre per organizzarvi il plebiscito.
“Poi si apprese più tardi che il paese era stato venduto dalla nostra Diplo-
mazia all’Austria per implorare l’armistizio. Se i Volontarii fossero stati com-
presi di deferenza per alcuno dei loro Capi avrebbero fatta una sollevazione
militare e progredito per proprio conto nelle ostilità contro l’Austria, o fatta
una rivoluzione all’interno. Ma non hanno all’infuori di Garibaldi nessuna in-
dividualità capace di condurre la cosa, e Garibaldi non vuole prestarsi a questi
conati, e poi non ha più la forza e la mente a tale scopo. Corte fu fischiato dai
suoi soldati, La Porta egualmente, Nicotera è diventato l’odio di tutti, volendo
imitare Bixio senza avere l’abilità soldatesca, Bruzzese [sic] e Menotti sono i
soli tollerabili fra tutti i Comandanti di Reggimento che abbiano i Volontarii.
Come Corpo non possono far più nulla; resta ad essi soltanto di ritornare alle
loro case, e prepararsi al momento opportuno per atterrare l’attuale edificio
politico.
Corre fondata voce che fra i Volontarii Menotti faccia un arruolamento se-
greto per destinazione ignota, che però si crede possa essere la Grecia. Ma
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Menotti non ha neppur esso oggi tutto l’ascendente che aveva una volta .”
In questa prima prova sul campo di battaglia, lo Stato italiano fu chiamato anche
a misurare la propria capacità di gestire politicamente e militarmente l’elemento vo-
lontario. Il risultato fu piuttosto paradossale, concretizzandosi sostanzialmente nella
52 Ivi, Comandante IV legione Carabinieri Reali a Comandante dipartimento militare, Milano, 7
settembre 1866.
53 ACS, Carte ricasoli Bianchi, b. 1a, fasc. 5, relazione da Firenze al Ministero dell’Interno,
Firenze, 1 settembre 1866.