Page 117 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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Il 1859 nel carteggio Antonelli-Sacconi
Prof. Mariano Gabriele
n particolare punto di vista sulla Seconda Guerra dell’Indipendenza
U italiana e su alcune sue conseguenze emerge dal carteggio Antonelli-
Sacconi, che si trova nella Miscellanea di Carte Politiche Riservate, conservata
presso l’Archivio di Stato di Roma .
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Monsignor Carlo Sacconi riceve la nomina di Nunzio Apostolico in
Francia il 28 settembre 1853 e tiene questo incarico per 8 anni, gli ultimi dei
quali in una situazione di particolare tensione, a causa degli avvenimenti che
precedettero, accompagnarono e seguirono la guerra del 1859. Sacconi era
un personaggio duro e intransigente, cui perfino l’ambasciatore austriaco a
Roma, Alessandro Bach, ebbe ad attribuire, nell’agosto 1861, una parte della
responsabilità del peggioramento delle relazioni tra Parigi e Roma. Incapace
di comprendere le ragioni degli altri - i sostenitori di tesi avverse o scomode
alla Santa Sede sono per lui “insipienti”, o addirittura “satanici” - Sacconi
rifugge da compromessi, ma i suoi argomenti, nella sostanza e nella maniera
di porgerli, sono quelli di un mondo che non esiste più, il mondo del principe
di Metternich.
Il cardinale Giacomo Antonelli, Segretario di Stato di Gregorio XVI e
di Pio IX, ha invece una visione chiara del suo tempo ed è provvisto di un
intelligente senso politico, dal quale deriva il suo pessimismo sulla sorte che
attende lo Stato Pontificio in una congiuntura storica dominata dal movimento
unitario italiano e dalla politica di Cavour. L’Antonelli non si fa illusioni, e ciò
ne alimenta la convinzione che non si possa garantire la sopravvivenza dello
Stato attraverso la contrattazione di riforme e di sempre nuove concessioni.
Piuttosto che indietreggiare passo passo in modo costante e miserabile,
pensava che fosse meglio “scomparire quali siamo, con tutti i grandi ideali
e con tutte le forme della nostra passata grandezza”. Quanto alla speranza
di ottenere risultati positivi dalle parole, più o meno ambigue, più o meno
criptiche, ma sempre inaffidabili, dei potenti di turno, non ci conta proprio.
La sua intransigenza si fonda sulla sfiducia che lo spirito realistico gli ispira,
di
a
cura
Roma,
Isti
M.
Gabriele,
Il
Vedi
1 Vedi Il Carteggio Antonelli-Sacconi (1858-1860), a cura di M. Gabriele, Roma, Isti- -
Antonelli-Sacconi
(1858-1860),
Carteggio
tuto per la Storia del Risorgimento Italiano, Serie II: Fonti, vol. XLI (2 tomi).