Page 127 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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il corpo dei carabinieri reali tra compiti istituzionali e di “intelliGence” 127
I Carabinieri Reali tra servizio d’istituto e
intelligence
Gen. Vincenzo Pezzolet
om’è noto, il Corpo dei Carabinieri Reali nacque il 13 luglio 1814 per
C volontà del re di Sardegna Vittorio Emanuele I quale forza di polizia ad
ordinamento militare, modellato sulla Gendarmeria francese che aveva ope-
rato in Piemonte durante l’occupazione dal 1801, appunto al 1814, con arti-
colazione a base territoriale tuttora propria dell’Arma dei Carabinieri, sostan-
zialmente obbedendo alle esigenze prioritarie della sicurezza dello Stato sia
nel senso generale della difesa della Patria, sia in quello strettamente legato
alla dinastia e alle Istituzioni monarchiche e della tutela dei cittadini e dell’or-
dine pubblico. A questo segno nelle Regie Patenti del 15 ottobre 1816 colle
quali S.M. fissa il modo d’istituzione del Corpo dei Carabinieri Reali, e ne
determina le attribuzioni e le incumbenze, è detto testualmente che esso è
istituito per assicurare nell’interno dello Stato la conservazione dell’ordine,
e l’esecuzione delle leggi, precisando che Una vigilanza attiva, non interrot-
ta, e repressiva costituisce l’essenza del suo servizio. Lo status militare, così
come per la citata Gendarmeria napoleonica, s’imponeva per due motivi
essenziali: la professionalità, con riguardo all’addestramento e all’inquadra-
mento gerarchico - disciplinare e l’affidabilità, in relazione soprattutto a
quell’aspetto dinastico chiaramente indicato nel qualificativo “Reali” al posto
di “Regi” che lo riconduceva direttamente al sovrano e nel rango. Infatti, sin
dall’origine, il Corpo: sarà considerato per il primo fra gli altri…ed all’oc-
correnza sarà preferto per l’accompagnamento delle Persone Reali (R.P. 13
luglio 1814, art. 12).
Questa premessa è utile per identificare nel concetto di “sicurezza” il
comune denominatore che sottende le due connotazioni militare e civile, che
dopo due secoli ancora distinguono l’Arma, esplicate in particolare attraverso
il cosiddetto “servizio d’istituto” (quella somma di compiti per lo svolgimen-
to dei quali l’antico Corpo fu appunto istituito ed ebbe le sue specifiche attri-
buzioni), sia in difesa tanto dei cittadini come della legge e dell’ordine pub-
blico, sia di polizia militare nell’ambito dell’esercito. Per quanto attiene
all’impiego militare vero e proprio, per circa cento anni fu praticamente poco
più che simbolico, non certo nel senso del valore e della professionalità dimo-