Page 62 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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62 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
Quadro di battaglia della 2ª Armata imperiale in Italia
- Comandante: feldmaresciallo Gyulai
- Capo di Stato Maggiore: Colonnello Kuhn
- Comandante l’artiglieria: feldmaresciallo Sztankovics
- Comandante del genio: colonnello Radò
- II Corpo d’Armata al comando del feldmaresciallo principe di Liechtenstein
(2 divisioni e la riserva dell’artiglieria)
- III Corpo armata al comando del feldmaresciallo Schwarzemberg (2 divisioni,
1 reggimento di cavalleria e la riserva dell’artiglieria)
- V Corpo armata al comando del feldmaresciallo Stadion generale (2 divisioni
di fanteria e 1 reggimento di cavalleria e la riserva dell’artiglieria)
- VII Corpo armata al comando del feldmaresciallo Zobel (2 divisioni di fanteria
e 1 reggimento di cavalleria e la riserva dell’artiglieria)
- VIII Corpo armata al comando del feldmaresciallo Benedek (2 divisioni di
fanteria e 1 reggimento di cavalleria e la riserva dell’artiglieria)
- Riserva d’armata: divisione di cavalleria di riserva al comando del
feldmaresciallo Mensdorff, riserva artiglieria d’armata e divisione di fanteria
di riserva del feldmaresciallo Urban.
Le operazioni nella campagna del 1859 possono essere sommariamente
riassunte in 3 fasi . Nella prima, l’Armata sarda deve fronteggiare da sola
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quella austriaca in attesa dell’arrivo delle truppe francesi; nella seconda fase,
le truppe franco-piemontesi attuano la grande manovra avvolgente che, dopo
gli scontri di Montebello (20 maggio) e Palestro (30-31 maggio), culmina
nella vittoriosa battaglia di Magenta (4 giugno) con la conseguente conquista
di Milano. La terza ed ultima fase, incentrata sull’offensiva verso il Mincio, si
conclude con le sanguinose battaglie di San Martino e Solferino (24 giugno) e
l’armistizio di Villafranca (11 luglio) che pone fine alla guerra .
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Lo schieramento iniziale dell’Armata sarda, adottato il 26 aprile e impo-
stato sulla difesa della capitale, è posizionato su tre nuclei (Novi, Alessandria,
Torino) ma presto modificato su suggerimento del maresciallo francese
44 m. montanari, Politica e strategia…cit., Vol. I… cit., p. 371.
45 e. scala, Storia delle fanterie italiane, vol. III le fanterie nel periodo napoleonico e
nelle guerre del Risorgimento, Roma, Tipografia regionale, 1952, pp. 380-399.