Page 63 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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le operazioni terrestri nella campaGna del 1859                      63



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                   Canrobert, inviato, il 29 aprile, da Napoleone III a Torino . Tutte le truppe
                   sarde, infatti, sono concentrate tra Po e Tanaro intorno all’asse Alessandria-
                   Valenza-Casale, in modo tale da garantire la copertura alle truppe francesi in
                   corso di trasferimento in Italia. Particolarmente delicato il momento in quanto
                   il feldmaresciallo Gyulai, con 6 corpi d’armata, ha la possibilità di attaccare e
                   battere l’Armata sarda prima che questa si riunisca con il corpo di spedizione
                   francese. Egli, convinto che la guerra si deciderà sul Reno con il pieno con-
                   corso germanico, e che l’atteggiamento più sicuro si ispira all’insegnamento
                   della strategia difensiva-controffensiva del Radetzky, non vuole sferrare una
                   decisa offensiva verso Torino, lasciandosi così sfuggire il momento favorevo-
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                   le . Il 29 aprile, su pressione della cancelleria militare imperiale, il marescial-
                   lo Gyulai, con il grosso delle sue truppe, passa il Ticino e il 3 maggio si attesta
                   sul Sesia. Nei giorni successivi organizza alcune ricognizioni offensive oltre
                   il Po (puntata di un corpo d’armata su Cornale) e verso l’alta valle Scrivia,
                   che danno vita ai primi combattimenti tra piemontesi ed austriaci . Si verifi-
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                   cano, infatti, alcuni brevi cannoneggiamenti e scambi di fucilerie in cui sono
                   impegnate le truppe della 4ª Divisione sarda del generale Cialdini, tra il 3 e il
                   4 maggio nel territorio di Frassineto e Valenza e il 6 nella zona di Casale ; il
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                   7, tra Casale e Villanova, combattono i volontari di Garibaldi.
                      L’8 maggio il supremo comandante austriaco, informato dell’arrivo di ol-
                   tre 50.00 francesi nella zona di Alessandria, rinuncia definitivamente ad ogni
                   operazione offensiva e decide di ripiegare gradatamente in Lomellina, dietro
                   il Ticino. Il Quartier generale sardo, intanto, sempre l’8 dispone il trasferi-
                   mento dei Cacciatori delle Alpi nella zona di Ivrea con il compito di avan-
                   zare nella regione dei laghi, mentre il 9 decide di costituire, per l’estrema
                   difesa di Torino, il Comando truppe della Dora, affidato al generale Gerbaix





                   46  comando del corpo di stato maGGiore-ufficio storico, La guerra del 1859… cit.,
                      Vol. I: Narrazione… cit., pp. 185-226.
                   47  r. cessi, Le relazioni ufficiali del comando supremo austriaco da Magenta a Solfe-
                      rino, pp. 49-59 (in particolare p. 52), in Mantova nel Risorgimento: La campagna
                      del 1859, atti del 1° Convegno di Storia militare, L’Amministrazione provinciale di
                      Mantova nel centenario dell’Unità d’Italia, Mantova, CITEM, 1964.
                   48  l. mondini, La campagna del 1859, pp. 31-43, in Mantova nel Risorgimento: La cam-
                      pagna del 1859, atti del 1° Convegno di Storia militare… cit.; comando del corpo
                      di stato maGGiore-ufficio storico, La guerra del 1859… cit., Vol. I: Narrazione…
                      cit., pp. 186 - 226.
                   49   I sardi nel complesso ebbero 8 caduti e 39 feriti.
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