Page 102 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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102 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
il corpo dei militi a
cavallo nel 1860
Eccoci, quindi, giunti al
fatidico 8 giugno del 1860,
data di istituzione con
decreto dittatoriale dei
Militi a cavallo per la sicu-
14
rezza interna .
Nella sua essenzialità il
provvedimento prevede:
- l’organizzazione di
una sezione di 30 militi a
cavallo, enucleata dalla II
Categoria della Milizia
nazionale, cui restava affi-
data la cura della sicurezza
Attività d’istituto
generale del Distretto; per
il Distretto di Palermo la dotazione in termini di organico era doppia.
- la nomina dei Comandanti dei Militi a cavallo veniva disposta personal-
mente dal Dittatore;
- la responsabilità dei Comandanti per i furti commessi nelle campagne del
Distretto.
Istruzioni, di dettaglio, in merito all’organizzazione e al servizio dei pre-
detti militi, furono previste in allegato al Decreto accennato per diradare ogni
dubbio sull’applicazione.
Ai Militi a cavallo venivano dati i seguenti compiti: veglieranno in conti-
nuazione alla sicurezza delle campagne e delle vie pubbliche in tutto l’ambi-
to del rispettivo distretto, proteggendo le persone e gli averi dei cittadini;
presteranno man forte alla esecuzione delle decisioni dei Magistrati non che
dei mandati e ordini delle Autorità competenti, e scorteranno la spedizione
14 Le regole che disciplinano il Corpo dei Militi a cavallo sono contenute nelle istituzioni Ministe-
riali annesse al Decreto citato; nella Legge prodittatoriale del 30 agosto dello stesso anno che
estende alle sezioni dei Militi a cavallo l’organizzazione (ordinamento) e la disciplina del Cor-
po delle Guardie di P.S. (contenuto nel Regolamento relativo alla Guardie di P.S. del 16 genna-
io 1860) e comprende le Sez. dei Militi tra la Forza Pubblica, conferendo ai sui appartenenti le
attribuzioni proprie degli agenti di P.S.; nel Decreto prodittatoriale del 26 ottobre, che mantiene
l’antica procedura per i giudizi d’indennità da promuoversi dai danneggiati verso i comandanti
e militi; nel decreto luogotenenziale 30 dicembre 1861 che ne riduce la forza ed aumenta lo sti-
pendio e conferisce la nomina dei militi al Prefetto su proposta del loro Comandante.