Page 116 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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116 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
vuto in cambio la Savoia e la Contea di
Nizza ed il cugino di Napoleone III, il
principe Napoleone, soprannomi-
nato per derisione Plonplon,
avrebbe sposato la figlia di
Vittorio Emanuele, Maria
Clotilde.
Appare chiaro, dalla
lettura di queste righe, che
Napoleone III nel luglio
del 1858 non aveva l’in-
tenzione di realizzare
l’unità d’Italia; idealista,
s’accontentava di favori-
re l’emancipazione del
Norditalia dal giogo
austriaco conformemente
alla sua visione giovanile
degli Anni ’20. Più reali-
sta, pensava che l’influenza
francese si sarebbe esercitata
sulla nuova confederazione.
Checché ne fosse, stava per apri-
re, come temevano i suoi consi-
glieri, il ministro degli Esteri
Walewski e l’imperatrice, un «vaso di
Pandora». Resta, evidentemente, la questione
Camillo Benso, conte di Cavour di sapere se l’imperatore l’aprì volontariamente
o se poi fu sopraffatto dal susseguirsi degli
avvenimenti; a tutt’oggi nessun archivio permette di saperlo.
La guerra del 1859 fu preparata all’insaputa degli ambienti industriali e
cattolici; fu di corta durata, vittoriosa e costosa. È stata lungamente studiata
l’anno scorso in questo stesso ambito e non ci ritornerò sopra. Napoleone III
vi pose fine dopo la battaglia di Solferino (24 giugno). La campagna mise in
evidenza la mancanza di preparazione dell’esercito francese che fu fortunata-
mente ricompensata dal coraggio dei suoi uomini e dei suoi ufficiali e
dall’uguale impreparazione del suo avversario. L’armistizio di Villafranca fu
firmato l’8 luglio e i negoziati di pace incominciati immediatamente.
Si è parlato molto delle ragioni che indussero l’Imperatore ad interrompe-