Page 111 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Napoleone III e l’Italia dall’idealismo al Realismo
Politico
Prof. Jean david AVENEL*
Italia fu per Napoleone III il principale
L’soggetto di preoccupazione in politi-
ca estera durante i 20 anni che passò a
capo della Francia. Considerava questo
Paese come la sua seconda Patria, per-
suaso che il lignaggio dei Bonaparte si
ricollegasse al popolo italiano attraver-
so la propria origine. Inoltre, tutti i suoi
zii e zie si erano rifugiati in Toscana e
suo padre viveva, separato dalla propria
sposa, a Firenze. È probabilmente a Roma
che avvenne la sua educazione, tanto senti-
mentale che politica, durante i suoi primi sog-
giorni nel 1823 e 1824 quando il giovane non aveva Effigie di Napoleone III
che 15 anni.
L’Italia conobbe un periodo d’effervescenza politica nel 1831, allorchè il
futuro imperatore soggiornò di nuovo nella Città eterna, effervescenza che
doveva durare fino alla fine del regno e che avrebbe dato a Napoleone III
l’occasione di mettere in pratica le sue idee in materia di politica estera, cioè
favorire l’emancipazione dei popoli europei grazie al sostegno della Francia,
missione intrapresa per la prima volta da suo zio Napoleone I.
Qui ora mostreremo come l’idea d’aiutare l’emancipazione di questa
seconda patria germinò nello spirito dell’Imperatore e come egli poté, tenuto
conto delle costrizioni dovute alle politiche interna ed estera, condurre a buon
fine il suo progetto.
Fin dai suoi primi viaggi in Italia con sua madre, la regina Ortensia, e il
suo precettore, Le Bas, un vecchio rivoluzionario che gli comunicò la propria
passione per la Roma antica, il giovane Bonaparte che, divenuto imperatore,
* Jean David Avenel. Professore universitario, Membro del Direttivo della Commissione
Internazionale di Storia Militare, già Presidente della Commissione francese di Storia
Militare.