Page 109 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Inoltre, determinò meglio i requisiti di ammissione e conciliò la dipen-
denza delle Autorità pubbliche con l’esigenza della responsabilità.
Fu ridotta a sistema certo l’azione, l’amministrazione e la disciplina del
Corpo, con le modificazioni della forza e l’aumento dello stipendio, si equa-
mente liberare gli utili e gli oneri del servizio e alleggerire la spesa annua
dell’Erario.
Per ultimo il Regolamento intese richiamare la fiducia e l’appoggio dei
Siciliani, intervenendo con le disposizioni transitorie sulla riforma del perso-
nale.
Dal 1862 al 1866 il governo condusse in Sicilia una serie di operazioni di
ordine pubblico, utilizzando metodi analoghi a quelli usati nel meridione
continentale nella guerra al brigantaggio. 30
Poteri straordinari contenuti nella Legge Pica del 1863 tra cui il domicilio
coatto furono resi permanenti con la legge Crispi del 1866.
Il Corpo dei Militi a cavallo in questo periodo affiancò, sovente, le truppe
e i Carabinieri nelle attività di ricerca dei latitanti e dei briganti.
Nel 1866 si avvertì il bisogno di modificare in qualche parte il Reg. del
1863 per una serie di inconvenienti verificatisi con riguardo all’imprecisa
definizione della responsabilità imposta a detto Corpo; al termine assegnato
per la denuncia dei danni e dei furti.
Col R. D. del 25 gennaio 1871 si arrivò all’approvazione del Regolamento
del suddetto Corpo. 31
Tra le modifiche apportate al precedente regolamento vi era la nomina di
29 L’impossibilità di attuare le disposizioni contenute nel Titolo V del predetto Regolamento, ri-
guardanti la procedura di arruolamento dei militi nel Corpo produsse lo scioglimento di molte
sezioni circondariali (cinque sezioni di Palermo il 24 dicembre 1864; tre sezioni circondariali
nella provincia di Trapani il 31 dicembre 1864 (poi ricostruite il 30 dicembre 1866) col con-
seguente passaggio del servizio da esse svolte ai Reali Carabinieri. Un caso a parte fu lo scio-
glimento della sezione di circondario di Acireale nella provincia di Catania, decretato in con-
seguenza del vile abbandono da parte dei militi delle loro residenze mentre imperversava a
Catania l’epidemia di colera (agosto 1867). (In merito si richiama anche la Circolare del M.I.
14 gennaio 1864 diretta a Prefetti delle Province siciliane).
30 Trattavasi di un nuovo sistema di repressione legale basato sull’imposizione dello stato d’asse-
dio, sui tribunali militari e sulle misure di polizia dell’ammonizione e del domicilio coatto (con-
fermate dal Reg. di P.S. del 1865). A partire dal 1863, la repressione manu militari della reni-
tenza e del malandrinaggio fu affidata al Gen. Covone. Interi paesi vennero circondati e privati
dell’acqua potabile, case incendiate, raccolti distrutti, migliaia di arresti indiscriminati. Da qui
scaturì la più completa sfiducia verso l’Autorità (così come era avvenuto sotto il vecchio regi-
me) e un enorme delusione per l’evento unitario.
31 Col D. Lgs 11 agosto 1870, allegato O, era avvenuta la messa a carico dei Comuni la metà della
spesa occorrente per il mantenimento del corpo dei militi a cavallo per le province siciliane.