Page 159 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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La strategia navaLe britannica neL Mediterraneo e L’unificazione itaLiana  159


               acquisita  dai possedimenti in-
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               diani ), determinava, inoltre, una
               riviviscenza  dell’interesse  per
               il  Mediterraneo,  bacino  che  era
               stato sostanzialmente  “steriliz-
               zato”  dall’emergere del “siste-
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               ma di Crimea” . A tale quadro,
               caratterizzato  dalla  presenza  di
               fortissimi elementi di disconti-
               nuità, l’avvio dei lavori per la
               realizzazione, sotto l’egida fran-
               cese,  del  canale  di  Suez (1859)
               aggiungeva  un ulteriore  fattore
               di incertezza. In particolare, esso
               ribadiva – rendendolo in qualche
               modo più evidente -- il ruolo del
               Mediterraneo come via di transi-
               to e non come  semplice  bacino
               chiuso da controllare soprattutto                      la regina Vittoria e il
               in chiave antirussa e nell’interes-            Principe Consorte Alberto (1854)
               se del problematico alleato otto-
               mano. Ciò nel momento in cui un insieme di fattori endogeni ed esogeni (fra
               cui non mancava un certo grado di autocompiacimento) determinava l’erosio-
               ne della posizione d’incontrastata supremazia acquisita – in campo navale –
               dopo il termine delle guerre napoleoniche. Come osserva Paul Kennedy: “[g]
               lad to be freed from the taxation burdens of the Crimean War and to forget the
               inglorious way in which it had been fought, the mid Victorians relapsed into
               a state of complacency about their navy and their world politics, which …




               7  Sull’“inorientamento” dell’impero britannico durante il XIX secolo cfr. R. Betts, L’alba
                  illusoria. L’imperialismo europeo nell’Ottocento, trad. it., Bologna, 1986; per le fasi e i
                  protagonisti di questo inorientamento cfr. A. Porter (ed.), The Oxford History of the British
                  Empire, vol. III, The Nineteenth Century, Oxford – New York, 1999; sull’India cfr. S. Ma-
                  hajan, British Foreign Policy 1874-1914. The Role of India, London – New York, 2002. In
                  realtà, Vittoria assunse formalmente il titolo di imperatrice solo il 1° maggio 1876, a se-
                  guito dell’approvazione, il 27 aprile precedente, del Royal Titles Act (“Act to enable Her
                  most Gracious Majesty to make an addition to the Royal Style and Titles appertaining to
                  the Imperial Crown of the United Kingdom and its Dependencies”); in India, l’assunzione
                  del nuovo titolo fu proclamata nel corso del durbar di Delhi il 1° gennaio 1877.
               8  Sulle origini e le caratteristiche del “sistema di Crimea” cfr. W. Mosse, the rise and Fall
                  of the Crimean System 1855-71. The Story of a Peace Settlement, New York, 1963.
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