Page 160 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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160           Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.


                                                   remained unshattered for a further
                                                   few decades” .
                                                               9
                                                      Il  distacco  con cui  la  Gran
                                                   Bretagna  guarda,  in  questo  perio-
                                                   do, alle sue “cose navali” è signi-
                                                   ficativamente espresso dal relativo
                                                   disinteresse che essa assume rispet-
                                                   to alle già ricordate vicende della
                                                   flotta da guerra francese. Dopo le
                                                   sconfitte di Abukir e Trafalgar (che
                                                   avevano segnato la fine – non solo
                                                   materiale – della “vecchia” Royale)
                                                   e dopo la parentesi di disinteresse
                                                   della Restaurazione e della monar-
                                                   chia borghese, con la nascita della
                                                   Seconda Repubblica e soprattutto
                                                   del  Secondo  Impero  l’attenzione
                                                   di Parigi per la sua flotta di guerra
                                                   aveva ripreso a crescere. La guerra
                                                   di Crimea aveva costituto un banco
                                                   di prova importante (anche se solo
            Lord Gladstone                         in parte soddisfacente) delle rinno-
                                                   vate ambizioni navali francesi, dei
                                                   nuovi strumenti che avrebbero do-
            vuto sostenerle (prima fra tutte le “batterie galleggianti”, classe Dévastation,
            impiegate, fra l’altro, nell’assedio di Kinburn ) e delle prassi che procede-
                                                       10
            vano al loro impiego. A questi cambiamenti (che configuravano, accanto alla
            sfida meramente militare, una potenzialmente più pericolosa sfida tecnologia
            e industriale), Londra risponde con un significativo ritardo. Al varo da parte
            francese dalla prima unità a propulsione a elica e specificamente progetta-




            9  P. Kennedy, The Rise and Fall of British Naval Mastery, London, 2001, pp. 177-78 (1^ ed.,
               1976; trad. it., ascesa e declino della potenza navale britannica, Milano, 2010); questa
               impostazione è stata recentemente messa in discussione da R. Parkinson, the late Victo-
               rian Navy. The Pre-Dreadnaught Era and the Origins of the First World War, Woodbridge
               – Rochester, NY, 2008.
            10  Sulle batterie galleggianti francesi in Crimea cfr. H.W. Wilson, ironclads in action. a
               Sketch of Naval Warfare from 1855 to 1895. With Some Account of the Development of the
               battleship in england, 2 voll., Boston-London, 1896, spec. vol. 1, pp. XXXI-XXXVI.
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