Page 199 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Alle origini dell’e. i.: gli eserciti degli stAti preunitAri e rivoluzionAri 199
forze, con la discesa
dell’esercito guidato
dallo stesso Re Vittorio
Emanuele II attraverso
le Marche e l’Umbria,
in seguito alla conqui-
sta del Merdione da
parte dei volontari gari-
baldini. La città fortifi-
cata di Ancona offrì
una decisa resistenza,
ed anche il piccolo
esercito papale, coman-
dato dal generale
Lamorcière, provenien-
te dalle file più conser-
vatrici dell’esercito
francese combatté con
vigore gli invasori nella
battaglia di Castel-
fidardo, pur potendo
opporre solo 5.000
uomini ai 15.000 nemi-
Giuseppe Govone
ci. Rapidamente sopraf-
fatta, l’armata pontifi-
cia arretrò progressivamente verso Roma, mentre una dopo l’altra Pesaro,
Ancona, Spoleto e Perugia si arrendevano. La palese inefficienza delle forze
di Lamorcière suggerì, per il futuro, di stanziare nel residuo territorio un con-
tingente dell’esercito francese, accettando l’offerta di Luigi Bonaparte, pros-
simo a prendere il potere a Parigi, e desideroso per questo, di conservare il
favore dell’importante partito conservatore cattolico francese.
Quando le bande garibaldine iniziarono la propria avanzata su Roma fu
evidente dallo scontro di Villa Glori e dalla battaglia di Monterotondo che le
armi pontificie potevano opporsi ai tentativi insurrezionali locali, ma non
erano in grado di contrastare efficacemente l’invasione. Dovette essere dun-
que l’intervento francese a salvare il governo papale, sbaragliando i garibal-
dini a Mentana. Il contingente Francese rimase negli Stati papali fino al 1870,
quando il crollo del Secondo Impero di fronte alla Prussia ne determinò il
ritiro. Rimasto privo del sostegno francese l’esercito pontificio non poté