Page 202 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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202           Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.


               6 battaglioni di cacciatori
               3 reggimenti di dragoni a 4 squadroni
               2 reggimenti di lancieri
               2 reggimenti di artiglieria a 18 compagnie
               1 corpo di artiglieria a cavallo
               1 batteria svizzera
               1 battaglione operai e pontieri
               1 battaglione del Treno d’armata
               Reparti di artiglieria da costa
               Battaglione di zappatori e minatori
               1 battaglione di pionieri
               Complessivamente, circa 44.000 uomini, accrescibili fino a 75.000/80.000
            in caso di mobilitazione, quando i reggimenti di fanteria avrebbero formato
            un terzo battaglione e quelli di cavalleria un quinto squadrone. Quest’ultima
            arma godeva poi della grande considerazione del re, il quale spesso si mette-
            va alla testa di un reggimento durante le manovre e ne testava la preparazione
            ai movimenti del manuale di istruzione.
               Generalmente, l’esercito napoletano di questo periodo viene accreditato di
            una buona disciplina e di una discreta professionalità, la quale fu confermata
            dal comportamento dei contingenti napoletani durante la campagna anti-au-
            striaca del 1848, nella quale parteciparono, sotto la guida di Guglielmo Pepe,
            alla difesa di Venezia.
               Ferdinando II tuttavia,  ritenne di doversi sganciare dall’alleanza  con il
            movimento nazionale già prima che le sorti della guerra volgessero a favore
            dell’Austria, e si rivolse invece personalmente alla testa delle truppe, contro
            la Repubblica Romana, sorta dopo l’assassinio di Pellegrino Rossi e la fuga
            di Pio IX. I combattimenti  di Palestrina e Velletri,  benché dall’esito  poco
            fortunato, dimostrarono comunque una certa combattività da parte delle trup-
            pe del Reame, anche contro un avversario decisamente combattivo come le
            Camice Rosse.
               Dopo la breve stagione “liberale” che lo aveva visto concedere per primo
            una costituzione fra i  sovrani italiani, e partecipare, come narrato, anche alla
            rima Guerra di Indipendenza, Ferdinando II inaugurò una politica decisamen-
            te reazionaria, che conferì all’esercito un ruolo principalmente di polizia che
            non giovò alla sua popolarità. Con la morte di Ferdinando II l’esercito subì
            una ulteriore involuzione, della quale fu in parte responsabile il successore
            Francesco II, ed in parte la sanguinosa ribellione, e il successivo scioglimen-
            to, dei reggimenti svizzeri, i cui cantoni di provenienza decisero nel 1859 di
            non fornire più contingenti organici ai paesi esteri.
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