Page 203 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Alle origini dell’e. i.: gli eserciti degli stAti preunitAri e rivoluzionAri  203


                  Al 1860, la consistenza dell’esercito del Reame delle Due Sicilie era di:
                  2 reggimenti di granatieri della Guardia su 2 battaglioni di 6 compagnie
                  1 reggimento di cacciatori della Guardia su 2 battaglioni di 6 compagnie
                  1 battaglione di tiratori della Guardia su 6 compagnie
                  2 reggimenti di ussari della Guardia su 4 squadroni
                  15 reggimenti di fanteria di linea ciascuno su 2 battaglioni di 6 compa-
                     gnie
                  15 battaglioni di cacciatori su 6 compagnie
                  3 battaglioni esteri su 6 compagnie
                  1 reggimento di carabinieri a cavallo su 4 squadroni
                  2 reggimenti di dragoni su 4 squadroni
                  2 reggimenti di lancieri su 4 squadroni
                  1 reggimento di cacciatori  a cavallo su 4 squadroni
                  1 batteria a cavallo
                  2 reggimenti di artiglieria campale su 3 battaglioni (1 da fortezza e 2 da
                     campagna)
                  1 battaglione operai e pontieri
                  1 battaglione zappatori-minatori
                  1 battaglione pionieri
                  1 reggimento
                  A tutti questi si aggiungevano reparti i varia consistenza inquadrati nelle
               Guardie del Corpo, nella Fanteria di Marina, e nelle compagnie di veterani.
                  L’esercito napoletano che era atteso dalla sfida delle camice Rosse, risul-
               tava dunque indebolito nel morale e nella consistenza rispetto a quello prece-
               dente, e guidato da una ufficialità divisa fra ultra-reazionari e liberali, peren-
               nemente in contrasto fra loro.
                  All’atto  dello sbarco dei garibaldini  in Sicilia,  alla  prima  battaglia  a
               Calatafimi, poco mancò che i 2.000 napoletani del maggiore Bosco sgomi-
               nassero i propri avversari. Solo al termine di un accanito combattimento i
               volontari in camicia rossa riuscirono ad a respingere il nemico, il quale arre-
               trò in direzione della piazza di Palermo, la quale fu presto attaccata dai gari-
               baldini. Il vecchio generale  Lanza, vedendosi minacciato  contemporanea-
               mente da una ribellione  popolare e sopravvalutando grandemente le forze
               nemiche, decise di consegnare la città.
                  Fu la migliore qualità degli ufficiali garibaldini, unitamente alle rivolte
               anti-borboniche scoppiate in tutta la Sicilia, ad indirizzare l’esito della cam-
               pagna in Sicilia a sfavore dei napoletani, i quali nello scontro di Milazzo,
               combatterono con notevole energia.
                  Dopo questo episodio, essi tuttavia non riuscirono ad opporre più alcuna
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