Page 243 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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V. EmanuElE II, CamIllo  CaVour  E manfrEdo fantI. dal Po al Volturno  243


                  Il 25 settembre Francesco
               II decise l’offensiva  su un
               fronte ampio, da Capua-
               Sant’Angelo-Caiazzo (con
               penetrazione su Castel di
               Morone) a Ponti di Valle, in
               direzione  di Maddaloni.  I
               suoi generali  però esitava-
               no, a cominciare da Giosuè
               Ritucci, che preferiva atten-
               dere l’avversario per schiac-
               ciarlo con la controffensiva.
               L’avanzata di Fanti e
               Cialdini  da  nord  non  con-
               sentiva dilazioni. Bisognava
               anzi  profittare  delle  diffi-
               coltà in cui versava
               Garibaldi. Come già accen-
               nato,  alle  difficoltà   politi-
               che si aggiunse l’inizio
               dell’insorgenza popolare
               filoborbonica  da  Ariano,
                                                                         Agostino Depretis
               ove i “liberali” furono mas-
               sacrati  dalla  folla  aizzata dal  clero,  a Colle,  Circello, Castelpagano e altri
               centri  minori: un incendio indomabile  malgrado  il pronto intervento  dei
               Cacciatori del Vesuvio e della I Legione sannitica.
                  L’appello lanciato dal generale (“L’Italia non è ancora libera tutta, e noi
               siamo ben lungi dalle Alpi, nostra meta gloriosa...”) cadde nel vuoto. Alla
               vigilia della battaglia Garibaldi esortò: “Chi tira da lontano e di notte è un
               codardo”.  In suo soccorso affluirono la Brigata Re (già Savoia), bersaglieri
               e altri reparti che da tempo vigilavano sui movimenti della flotta borbonica
               all’àncora  nel porto di Napoli. Proprio alla vigilia della battaglia,  i suoi
               comandanti congedarono gli equipaggi e consegnarono le navi a Persano.


                  I borbonici mossero all’assalto poco dopo la mezzanotte dell’ 1° ottobre.
               Avanzarono indisturbati verso Capua grazie alla nebbia e furono sul punto di
               prevalere ma Garibaldi in persona comandò il contrattacco senza utilizzare le
               riserve. Sull’altro fronte il generale von Meckel a sua volta fu sul punto di
               sbaragliare Bixio. All’ala sinistra del fronte d’attacco il generale borbonico
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