Page 49 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
P. 49
L’aLba, La crisi e L’affermazione internazionaLe deLLa regia marina 49
e la Marina. È infatti opera del Cavour la separazione della Marina dal
Ministero della guerra, conferendo alla marittimità nel suo complesso un
ruolo completamente diverso da quello avuto in passato (tale divisione durò
sino al dicembre del 1852). Inesperto di cose navali, Cavour aveva però chia-
ro che cosa non funzionasse nella Marina e cercò con correttezza, costante
rispetto delle regole e lungimiranza strategica, di modificare tutti gli aspetti
che ne limitavano la crescita. Fu magnanimo e fermo quando era necessario
e riuscì a mettere a nudo i difetti di un sistema privo di spirito di corpo e pieno
di sé, ma ne esaltò i pregi, come il desiderio di combattere dei più e la totale
devozione al Sovrano. Quando Cavour si dimise nel 1851 per incompatibilità
tra le sue idee e quelle conservatrici di D’Azeglio, molte cose ritornarono
come prima, da cui: “..un primo ministro che favorisce un alto ufficiale
amico, perché questi ottenga il comando, se il medesimo fatto veduto dagli
strati inferiori dell’ufficialità non ingenerasse la malinconica idea che valgo-
no più le potenti amicizie per camminare sulla via della carriera, che non i
7
meriti derivati da un’inappuntabile prestazione di servizio”.
Ancora una volta l’interesse del singolo prevaleva sullo spirito di corpo,
sulla disciplina e sugli interessi dell’organizzazione al punto che l’Amm.
D’Auvare, Comandante Generale della Marina, diede le dimissioni a soli 46
anni.
Il 4 novembre 1852 Cavour torna nel governo con l’incarico di Presidente
del Consiglio. Convinto che la politica estera del Paese dovesse essere soste-
nuta da un’ efficace Marina, non lesinò il sostegno e l’interesse per essa e ciò
consentì il raggiungimento dei suoi obiettivi quando il Regno di Sardegna
partecipò, tra il 1855 e il 1856, alla Guerra di Crimea a fianco delle grandi
potenze del tempo – Francia, Inghilterra e Turchia – contro la Russia. In tale
contesto la Marina, in collegamento con l’Esercito e stretto contatto con la
Royal Navy, ebbe innanzitutto a organizzare tutta la parte logistica della spe-
dizione, provvedendo alle requisizioni e ai noleggi delle navi, imbarcandovi
truppe, materiali e viveri e fornendo una scorta diretta al primo convoglio
fino al porto di arrivo di Balaclava. La spedizione in Crimea, condotta egre-
giamente con soddisfazione degli Alleati, per la Marina fu feconda di prezio-
si insegnamenti spirituali e tecnici, avendo posto problemi logistici di tra-
sporti di massa che, risolti felicemente, ne ampliarono gli orizzonti e ne
migliorarono le capacità. Tali insegnamenti sarebbero stati messi a profitto di
7 Gonni Giuseppe, op.cit. pag. 73