Page 50 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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50 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa
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lì a pochi anni . È importante sottolineare come: “Nonostante i condiziona-
menti strategici imposti al Piemonte da alleati arroganti che pure avevano
insistentemente chiesto la partecipazione del Regno di Sardegna alla spedi-
zione contro la Russia, il contingente italiano richiese una straordinaria mobi-
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litazione ”. L’intervento, come diremmo oggi, determinò una serie di situa-
zioni favorevoli che “.... che finirono per aprire un prezioso varco diplomati-
co all’intervento di Cavour in occasione del Congresso di Parigi (1856), che
fruttò un prezioso e autorevole riconoscimento alla causa dell’Unità d’Ita-
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lia ”.
La spedizione franco-sarda in Adriatico del 1859, effettuata nel corso della
Seconda Guerra d’Indipendenza con l’obiettivo di liberare Venezia dal domi-
nio austriaco, pur non essendo molto nota, in quanto la sua fase conclusiva fu
bruscamente troncata dall’armistizio di Villafranca dell’11 luglio 1859, pur
tuttavia mise in luce il buono stato di efficienza della Marina, trovandosi
questa a confrontarsi direttamente con una grande Marina “oceanica” come
quella francese. La conclusione della campagna navale fu speculare a quella
di dieci anni prima: non vi furono battaglie navali, ma la sola presenza di così
ingenti forze nell’Alto Adriatico ebbe come risultato l’immobilizzazione nei
porti delle navi austriache, la cessazione dei trasporti di truppe, armi e rifor-
nimenti via mare all’Esercito austriaco nella Pianura Padana e il trattenimen-
to nei territori dalmato-istriani di un considerevole numero di armati per
prevenire eventuali azioni ostili colà indirizzate . Inoltre la pressione eserci-
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tata su Venezia e la minaccia alla linea di ritirata dell’Esercito austriaco ave-
vano senza dubbio contribuito all’accettazione dell’armistizio da parte
dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Dietro questi aspetti favorevoli vi è da
sottolineare che le navi sarde, al Comando del C.V Tholosano, operarono in
un contesto alquanto particolare in quanto“... si aveva su questa divisione un
alto Ufficiale (Persano n.d.a.) in sottordini dell’altro meno anziano. Gli
Ufficiali ne mormoravano, gli equipaggi, intelligentissimi sebbene rozzi,
8 Il Comando delle Forze navali era stato assegnato al Cap. Vasc. Orazio di Negro.
9 Autori Vari “La Marina dal Regno sardo al Regno d’Italia”, Atti del Convegno tenutosi a
Cherasco in data 20 ottobre 2007 - Roma, Ufficio Storico Marina Militare, 2009 pag. 7
10 Autori Vari op. cit. pag. 7
11 Da ricordare la sosta delle unità navali a Lusinpiccolo dove per la prima volta fu issato il
tricolore. In tale circostanza si verificò un fatto che dimostrò come gli Ufficiali piemontesi,
gelosi della loro unicità, si comportassero in maniera assai scorretta – ai limiti della preva-
ricazione - con gli ufficiali provenienti da altre zone d’Italia.