Page 51 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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L’aLba, La crisi e L’affermazione internazionaLe deLLa regia marina  51


               n’erano meravigliati: il principio di autorità gerarchica n’era scosso”. 12

                  Nel turbinoso contesto di eventi, alcuni in parte anche improvvisi e impre-
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               visti , che caratterizzarono il periodo tra la fine della Seconda Guerra d’In-
               dipendenza, l’11 luglio 1859, e la proclamazione del Regno d’Italia, il 17
               marzo 1861, esattamente un anno prima di quest’ultima data, il 17 marzo
               1860, Camillo Benso Conte di Cavour, insieme alla carica di Presidente del
               Consiglio che già deteneva, assunse anche quella di Ministro della Marina
                                                                                     14
               del Regno di Sardegna, scorporandolo nuovamente da quello della Guerra.
               Ciò rappresenta chiara evidenza di quanto fosse ritenuto importante lo svilup-
               po di una Marina che potesse sostenere il ruolo di grande potenza che l’Italia
               aveva ereditato dal Piemonte. Lo scopo che ne discendeva era triplice: diplo-
               matico, militare e interno. Essa era, infatti, il braccio lungo dello stato a pro-
               tezione degli interessi nazionali e sostegno della politica estera, forza armata
               a difesa delle coste e dei mari che circondavano l’Italia dalla minaccia fran-
               cese – dopo quello che era stato visto come un tradimento - e austriaca e da
               ultimo gestire tutte quelle attività legate ai traffici marittimi, dal funziona-
               mento dei porti agli aiuti alla popolazione in caso di calamità naturali.

                  Dopo il successo della Spedizione dei Mille di Garibaldi , Cavour si ado-
                                                                      15
               però senza indugio per dare un ordinamento alla nascente Marina italiana.
               Così, il 17 novembre 1860 – mentre il Re Vittorio Emanuele II era ancora a
               Napoli e le cittadelle borboniche di Messina, Civitella del Tronto e Gaeta
               continuavano a resistere alle truppe sarde e garibaldine – un Decreto firmato
               dal Principe Eugenio di Savoia, Luogotenente Generale di S.M., regolava la
               fusione delle Marine sarda, borbonico-siciliana, toscana e pontificia, accor-
               pando tra l’altro in un unico ruolo gli Ufficiali delle varie provenienze. Con
               un ulteriore Decreto del 10 gennaio 1861 venivano soppressi i Ministeri della
               Marina di Napoli e di Palermo e infine il 17 marzo 1861, con la proclamazio-




               12  Gonni Giuseppe, op.cit. pag. 81.
               13  Tra questi le stesse dimissioni di Cavour che rimase in attesa fino ai primi del 1860, quan-
                  do riprese il ruolo di Primo Ministro.
               14  Tale fu il primo atto politico di Cavour dopo il suo ritorno come Primo Ministro.
               15   “.. si possono distinguere due fasi: la prima vede la Marina sarda in atteggiamento cauto,
                  ma vigile durante lo sbarco di Garibaldi in Sicilia e la conquista dell’isola. La funzione
                  delle navi piemontesi è strumentale all’azione diplomatica di Cavour. La seconda fase è
                  invece prevalentemente militare e offre una non comune occasione alla flotta di entrare in
                  azione contro le ultime resistenze borboniche ad Ancona, Gaeta e Messina”. Autori Vari ,
                  op. cit. pag. 8
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