Page 53 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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L’aLba, La crisi e L’affermazione internazionaLe deLLa regia marina  53


               militari,  tecniche e amministrative  e  infine vennero messi allo studio un
               nuovo Codice Penale militare marittimo e nuove norme tattiche per l’impiego
               delle moderne unità a vapore.
                  Oltre all’attività legislativa, Cavour ne impostò un’altra di natura realizza-
               tiva, ordinando nuove navi in cantieri italiani e stranieri, rifornendo i magaz-
               zini di materiali di ogni genere e decidendo il trasferimento della base prin-
               cipale della flotta da Genova a La Spezia. Per quest’ultimo aspetto Cavour
               stesso diede al futuro Generale del Genio Militare Domenico Chiodo le diret-
               tive per la costruzione dell’Arsenale, che fu inaugurato il 28 agosto 1869.
                  I cantieri principali erano a Genova e Castellammare e, nella fase iniziale,
               non erano in grado di produrre mezzi che fossero all’altezza delle unità stra-
               niere. Ciò, se da un lato costrinse il Paese ad appoggiarsi a cantieri inglesi,
               francesi o americani, dall’altro diede origine a un processo innovativo che
               modificò in profondità il tessuto industriale dell’Italia che visse una rivolu-
               zione che portò nel giro di circa vent’anni alla quasi totale indipendenza
               tecnologica. La Marina ha avuto quindi un ruolo determinante nella rivolu-
               zione industriale italiana che va ricordato e messo in risalto soprattutto perché
               si è passati da navi a vela in legno, poi diventate a propulsione mista con
               corazzatura in ferro e quindi a vapore completamente in ferro. Per non parla-
               re delle artiglierie e del loro sviluppo da canna liscia a canna rigata.
                  Sebbene la nascita dell’Arsenale di Taranto non si possa far derivare da
               una decisione di Cavour, è innegabile che tale scelta risenta in maniera deter-
               minante del pensiero dello statista, se già nel 1863 una commissione presie-
               duta dal Tenente Generale Leopoldo Valfrè di Bonzo “…concluse” al termine
               di studi e sopralluoghi “che il porto di Taranto risultava il più idoneo per
               ospitare una base navale e i relativi impianti, sia per posizione geografica sia
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               per configurazione del territorio….” . La costruzione, iniziata nel 1883, si
               concluse il 21 agosto 1889. La decisione di investire nell’area sud-orientale
               era stata presa anche e soprattutto in relazione all’apertura del Canale di Suez,
               che modificava in maniera decisa la geostrategia del Mediterraneo. La Marina
               si trovava quindi pronta a spingere la sua azione verso oriente.

                  L’attività impostata da Cavour per la Marina fu davvero imponente, sia
               pure con tutte le limitazioni imposte da tradizioni, mentalità e ordinamenti





               19  De Florio Angelo (1998), L’arsenale militare marittimo di Taranto - Bollettino d’Archivio
                  dell’USMM, 1998 mar, pag. 143.
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