Page 54 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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             in Giurisprudenza a Roma in soli due anni
             (1922), collaborò con Giovanni Conti nel
             quotidiano del partito, “La Voce repubbli-
             cana” con battaglie memorabili.
                Nell’  “Italia  Libera”,  espressione
             dell’omonima  Associazione  combattenti-
             stica nettamente antifascista, denunciò  la
             responsabilità di Mussolini nell’assassinio
             di  Matteotti  (1924),  attirandosi  l’ostilità
             del governo. Condannato a cinque anni di
             confino di polizia (1926), espatriò clande-
             stinamente in svizzera con l’aiuto della ve-
             dova e del figlio di Cesare Battisti, Ernesta
             Bittanti e Gigino. A questi lo legava anche
             l’iniziazione  massonica. Pacciardi  era in-
             fatti stato iniziato nella loggia “Ombrone”
             di Grosseto (numero di matricola 54447).
             Organizzatore  instancabile  di azioni  di-             Randolfo Pacciardi
             mostrative contro il regime, nl 1933 venne
             espulso dalla  Svizzera e si stabilì a Parigi, ove venne eletto segretario del Partito
             repubblicano (aprile 1933) ed entrò nel triumvirato della Concentrazione antifa-
             scista con il socialista Giuseppe Saragat e Alberto Cianca, di “Giustizia e Libertà”.
                Il 26 ottobre 1936 varò la Legione antifascista in aiuto della Repubblica spa-
             gnola contro i Quattro Generali (Sanjurjo, Mola, Franco e Queipo de Llano). Alla
             testa del Battaglione (poi Brigata) “Garibaldi”, ferito nella battaglia del Jarama,
             rifiutò il trasferimento della Brigata contro gli anarchici catalani, come richiesto
             dai comunisti. Tornato a Parigi, fu affiliato alla loggia “Eugenio Chiesa” in vista
             della missione politica da compiere negli stati Uniti d’America (marzo-maggio
             1938), ove fraternizzò con Fiorello La Guardia, sindaco di New York.
                Rieletto  segretario  del  Partito  Repubblicano  con  Cipriano  Facchinetti,  nel
             1940 scampò all’occupazione tedesca di Parigi prima ad Algeri poi negli Usa ove
             aderì alla “Mazzini Society”, cui propose la costituzione di una Legione italiana
             contro il regime fascista.
                Rientrato in Italia il 29 giugno 1944, sostenne la collaborazione del Pri con
             il Partito d’azione e i socialcomunisti per rovesciare la monarchia e instaurare la
             repubblica e venne eletto deputato all’Assemblea Costituente. Nell’autunno 1946
             nel Pri, di cui era segretario, confluirono autorevoli ex membri del partito d’azione
             (Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Oronzo Reale e Alberto Tarchiani, poi ambascia-
             tore negli USA).
                Nel nuovo quadro politico-militare internazionale, segnato dalla “cortina di
             ferro” tra Occidente e URSS, Pacciardi riaffermò le posizioni di dieci anni prima.
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