Page 50 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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50 L’ItaLIa 1945-1955, La rIcostruzIone deL Paese e Le Forze armate
Armate nelle settimane del referendum, del farraginoso spoglio delle schede, delle
tumultuose sedute del governo, che dal 10 giugno forzò l’esito anticipando la
vittoria della repubblica e conferendo al presidente del Consiglio De Gasperi le
funzioni di Capo dello Stato, cui Umberto II rispose lasciando l’Italia senza rico-
noscere e validità al referendum.
Rimasto estraneo al II governo De Gasperi, nominato ambasciatore a Mosca
(1947-1951), inizialmente contrario all’adesione dell’Italia alla NATO e fautore
della neutralità disarmata e di una linea di “comprensione” dell’URSS, dal 1952 al
1954 fu Ambasciatore a Londra , poi negli Stati Uniti (1955-61) e a Parigi (1961-
64). Segretario generale della NATO dal 1964 al 1971 continuò ad avere incarichi
di prestigio e di alta responsabilità sino al 1972, quando tornò alla politica attiva
in Italia e fu eletto senatore nelle file liberali: contrario alla nuova sinistra del par-
tito, guidata da Valerio Zanone, nel congresso di Genova (aprile 1976) si schierò
con Edgardo sogno e non venne rieletto. Negli ultimi anni si dedicò agli studi di
storia e nel novembre 1978 rievocò Giovanni Giolitti quale massimo statista della
Nuova italia a Cavour. manlio Brosio ebbe alto senso dello stato e del ruolo delle
Forze Armate quali custodi della continuità della nazione e dell’unità nata dal
Risorgimento.
… e alla Difesa (Facchinetti, Cingolani, Pacciardi, Codacci Pisanelli).
Due volte ministro, il repubblicano Cipriano Facchinetti (1889-1952) collegò
la ricostruzione delle Forze Armate alla tradizione risorgimentale di ispirazione
democratica. Massone come il repubblicano federalista Arcangelo Ghisleri, segua-
ce di Carlo Cattaneo assai più che di Giuseppe Mazzini, Facchinetti inizialmente
avversò l’impresa di Libia nel 1911-12, ma
poi propose un corpo di volontari repubbli-
cani da affiancare all’Esercito. Acceso inter-
ventista nel 1914-15, volontario in guerra,
gravemente ferito (perse l’occhio sinistro ed
ebbe lesionato il destro), decorato, promos-
se il Comitato d’azione fra mutilati invalidi
e feriti di guerra. Fondatore di “L’Italia del
Popolo”, antagonista del “Popolo d’Italia”
di Benito Mussolini, eletto deputato nell’a-
prile 1924, aderì all’ “Aventino” e venne
dichiarato decaduto da deputato (novembre
1926). Esule in Svizzera e poi in Francia,
con Eugenio Chiesa, fu tra i fondatori del-
la Concentrazione antifascista (socialisti,
repubblicani, democratici, lega dei diritti
dell’uomo,1927) aderì inizialmente a “Giu-