Page 58 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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             (2) Randolfo Pacciardi, Riflessioni sulla ricostruzione delle Forze Armate in Le Forze Armate
                dalla Liberazione all’adesione dell’Italia alla Nato, Atti del Convegno (Torino, 8-10 no-
                vembre 1985) a cura di Aldo A. Mola, Roma Ministero della Difesa, 1986, pp.381-98.
                   Esula dal lavoro presente il trentennio dell’opera politica di Randolfo Pacciardi. Negli
                anni durante i quali egli fu ministro, segretario del partito repubblicano fu il  pugliese
                Oronzo Reale(1949-1963), che appoggiò sempre più apertamente l’ex azionista Ugo La
                Malfa, vieppiù favorevole all’intervento dello Stato nella programmazione nell’economia
                nazionale e all’ingresso del partito socialista  nella maggioranza di governo: una scelta che
                comportava un cambio generale di orientamento politico e l’esclusione  dei liberali dalla
                maggioranza. Nel congresso repubblicano del 1960 Pacciardi risultò in minoranza. Nel di-
                cembre 1963 votò contro il primo governo di centro sinistra organico (comprendente, cioè,
                DC, PRI, PSDI e PSI, con Pietro Nenni vicepresidente e ministro degli Esteri), fortemente
                voluto da La Malfa. Espulso dal partito, si iscrisse al gruppo misto e nel 1964 dette vita
                all’Unione democratica per la Nuova Repubblica e al quotidiano “La Folla”, proponendo
                l’instaurazione di una repubblica presidenziale (su modello della Francia di De Gaulle).
                Osteggiato e accusato di tendenze quanto meno avventurose, nel 1968 l’UDNR ottenne un
                seguito elettorale modestissimo. Negli anni seguenti Pacciardi venne tacciato, senza alcuna
                prova, di tendenze golpiste in combutta con il liberale Edgardo Sogno e altri fautori della
                repubblica presidenziale quale alternativa al disordine dilagante e , di lì a poco, al terrori-
                smo politico. Nel 1979 Pacciardi chiese la riammissione nel Partito repubblicano, al quale
                destinò il proprio archivio. La ottenne nel 1981 (segretario ne era Giovanni Spadolini),
                quando fondò e diresse sino alla morte il periodico “L’Italia del popolo”, che si valse di
                collaboratori quali Giano Accame.
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