Page 70 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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70 XXXIX Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
l’immediato dopoguerra e il nuovo assetto della Europa attraverso le commissioni militari
interalleate, la guerra italo-etiopica del 1935-1936, le guerra di Spagna del 1936-1937,
le seconda guerra mondiale comprese la cobelligeranza, la resistenza e le forze armate
della Repubblica sociale italiana.Si può supporre che questo antiarchivistico criterio di
“sistemazione” delle carte per periodi storici sia stato, in parte, causato, involontariamen-
te, dall’attività storiografica dello stesso Ufficio storico, il quale, come abbiamo detto, fin
dalla sua costituzione, ha avuto la funzione non solo di archivio di stato ma soprattutto di
centro di studi di storia militare.
Nel 1999 l’Ufficio storico avviava un grande progetto di riordino di tutto l’archivio,
ancora in corso. Nel 2001, nasceva, per valorizzare il grande progetto di riordino avviato,
una rivista specializzata, interamente dedicato alle fonti archivistiche militari, il «Bol-
lettino dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito». Il «Bollettino
dell’Archivio dell’Ufficio Storico SME» è una rivista semestrale che intende valorizzare il
grande patrimonio archivistico conservato dalla Forza Armata, attraverso la pubblicazione
di strumenti di ricerca (inventari ed elenchi analitici, guide e censimenti). La rivista inten-
de anche valorizzare le fonti archivistiche militari conservate presso istituti culturali, na-
zionali od esteri, civili e militari, preposti alla tutela e conservazione di documentazione e
promuovere gli studi storico - istituzionali nell’ambito dell’Esercito. Riguardo a quest’ul-
timo aspetto, con il contributo di ricercatori di diversa provenienza, intende aprire uno
spazio per studi attinenti alle istituzioni militari. In ultimo trovano posto nel Bollettino
tutte le questioni di organizzazione e legislazione archivistica relative al patrimonio docu-
mentario e alla gestione degli archivi nell’ambito della forza armata. Il bollettino si avvale
di un comitato scientifico formato dai più noti rappresentanti delle discipline archivistiche
e storiche (Professori: Paola Carucci, Antonello Biagini, Elio Lodolini, Guido Melis),
dall’ex direttore dell’Archivio dell’Ufficio storico che ha ideato e avviato tutto questo
grande progetto di riordino e promozione scientifica (Generale Nicola della Volpe) e da
alti funzionari dell’Amministrazione archivistica (Antonio Dentoni Litta, Renato Grispo).
Dal 1999 sono stati riordinati 25 fondi di carte dal 1848 al 1943 e prodotti altret-
tanti inventari analitici di cui la maggiore parte pubblicati nel «Bollettino dell’Archivio
dell’Ufficio Storico SME».
Attualmente sono in corso di riordino, a cura del personale interno in fondi della:
Commissione per l’esame del comportamento degli ufficiali generali e colonnelli relati-
vi al comportamento all’atto dell’armistizio, Commissione interrogatrice prigionieri di
guerra, Commissione criminali di guerra secondo alcuni stati esteri relativi alla seconda
guerra mondiale; a cura di collaboratori esterni: il fondo Crimini di guerra 1939-1945 e
antiche divisioni sarde, 1859-1863.
Digitalizzazione
Nell’ambito delle attività rivolte conservazione e valorizzazione del patrimonio storico
documentale della Grande Guerra (l. 7 marzo 2001, n. 78), continuano le operazioni di
digitalizzazione dei diari Storici della prima guerra mondiale (B-1 raccolta diari storici
prima guerra) iniziate nel 2009. Alle prime 23 Brigate di Fanteria («Granatieri di Sarde-
gna», «Re», «Piemonte», «Aosta», «Cuneo», «Regina», «Casale», «Pinerolo», «Savona»,
«Acqui», «Brescia», «Cremona», «Como», «Bergamo», «Pavia», «Pisa», «Siena», «Li-