Page 66 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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66 XXXIX Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
glio1814, nello stabilire la Direzione generale del buon governo incaricata di vegliare
sulla «pubblica e privata sicurezza», Vittorio Emanuele I istituiva il Corpo dei Carabinieri
reali da impiegare nei casi di dubbia fedeltà dei reparti dell’esercito per esigenze di ordine
pubblico.
L’odiosa coscrizione obbligatoria, imposta da Napoleone nel Piemonte divenuto 27ª
divisione militare e formalmente abolita da Vittorio Emanuele I nel proclama del 1814,
fu artatamente reintrodotta nel 1816 quando il re, soppressi i reggimenti provinciali e
stabilito che le aliquote di questi avrebbero completato quelli di ordinanza, decretò che
l’obbligo del servizio sino allora limitato al numero indicato ogni anno dai comuni fosse
esteso a tutti i validi.
Nel 1817 fu licenziato l’ultimo reggimento mercenario straniero, il reggimento sviz-
zero Grison de Christ.
Carlo Alberto, del ramo Savoia Carignano, salì al trono nel 1831. La necessità di po-
tenziare e rammodernare le capacità militari dello stato lo indussero a varare tempestiva-
mente un programma di riforme. L’azione riformatrice ricevette un decisivo impulso con
la nomina, nell’aprile del 1832, di Emanuele Pes di Villamarina a segretario di guerra e
marina, incarico che ricoprì fino all’autunno del 1847. Il 6 novembre di quell’anno fu
approvata la riforma della Regia Segreteria di Guerra e Marina perché – come da decreto
- «l’esperienza ci comprovò la necessità di dividere in nove divisioni, cioè Gabinetto par-
ticolare, Personale, Fanteria, Cavalleria Artiglieria, Leve, Marina, Matricola ed Archivi il
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lavoro abbondantissimo in giornaliero corso nel nostro Ministero di Guerra e Marina» .
Il nuovo organigramma prevedeva nove divisioni e un sostanzioso aumento dell’organico
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e delle paghe .
Requisito essenziale per la realizzazione della riforma dell’esercito era il riordinamen-
to della fanteria che ebbe una prima attuazione con il Regio Biglietto 25 ottobre 1831 .
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La riforma definitiva, licenziata il 9 giugno 1832 , prevedeva la costituzione di dieci bri-
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gate su due reggimenti, composti ognuno di 2 battaglioni attivi e un terzo di deposito, più
piccolo ma permanente. Vantato da Carlo Alberto come «sistema prussiano perfezionato»,
pretendeva di contemperare due modelli organizzativi tra loro inconciliabili: il modello
prussiano, ovvero l’esercito- numero, nel quale predominava l’elemento quantitativo, e il
modello francese, ovvero l’esercito-qualità, che faceva della professionalità la sua forza.
Oltre ai difetti strutturali il modello era intrinsecamente ingiusto per il diverso trattamento
riservato a coloro che prestavano il servizio d’ordinanza (ferma di otto anni) e coloro che
38 ASTo, Controllo Generale di Finanze, Regi Biglietti, 1832, reg. 17.
39 L’organigramma fu nuovamente modificato nel 1841 con l’attribuzione delle competenze sulla polizia. Con
patenti 29 agosto 1844 acquisì il titolo di Regia Segreteria di Stato per gli affari di Guerra e Marina in
conformità con la denominazione degli altri dicasteri, fu nuovamente ristrutturata con biglietto 22 dicembre
1846 quando le furono sottratte le competenze sulla polizia. Il 10 marzo 1849 assunse la nuova denominazione
di Ministero di Guerra e Marina e fu nuovamente riorganizzata per meglio rispondere alle esigenze del dettato
costituzionale. Con l’attribuzione delle competenze della Marina al Ministero di Agricoltura e Commercio
(decreto 11 ottobre 1850) il Ministero di Guerra e Marina acquisì la denominazione di Ministero di Guerra.
40 Raccolta di Regie Determinazioni, regolamenti, decisioni ed altri provvedimenti relativi all’amministrazione
ed al servizio militare di terra e di mare, (d’ora in avanti Raccolta) Torino, Stamperia G. Fodratti, 1831, pp.
156-158.
41 Regio Viglietto 9 giugno 1832, in Raccolta, 1832, pp. 199-209