Page 68 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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           L’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
           dell’Esercito

           Colonnello Antonino ZARCOnE




           L’Archivio Storico
                Ufficio Militare del Corpo Reale dello Stato Maggiore dell’Armata sarda, origine
           L’istituzionale dell’attuale vertice di FA, fu costituito a Torino, nel 1853 (ordine del
           giorno n. 712 del 16 luglio) e tre anni dopo, nel 1856, in concomitanza con l’emanazione
           delle istruzioni sul funzionamento dello stesso Ufficio, fu impiantato un annesso archivio,
           considerato quale “archivio generale del Corpo”  che doveva “raccogliere ed ordinare” le
           fonti documentarie necessarie a studiare le istituzioni militari nazionali e compilare dietro
           i documenti autentici raccolti “la storia delle campagne e degli avvenimenti militari del
           Paese oppure anche memorie relative alle guerre contemporanee”.
              I primi fondi versati nell’Archivio sono stati quelli prodotti dagli ufficiali piemontesi
           di Stato Maggiore, durante la Restaurazione, e dalle unità dell’Armata sarda nella campa-
           gna del 1848-1849 e in Crimea nel 1855-1856.
              Nell’ambito della Forza Armata, l’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito
           attuale  svolge la duplice funzione di centro di studi relativi alla storia dell’Esercito italia-
           no e di archivio storico (istituto conservatore) che tradizionalmente conserva:
           -  Le carte degli uffici dello stesso Stato Maggiore (dal Reale Corpo di Stato Maggiore
              dell’Armata sarda nel 1818 allo Stato Maggiore dell’Esercito attuale);
           -  le carte e i diari storico-militari dell’alto comando e dei comandi mobilitati per le cam-
              pagne di guerra (dal 1848 al 1945);
           -  le carte degli organi dell’intelligence militare dalla prima guerra mondiale;
           -   le carte degli addetti militari dalla fine dell’ottocento;
           -  le carte delle missioni e corpi di spedizione all’estero dalla fine dell’ottocento;
           -  le carte delle delegazioni italiani delle commissioni militari interalleate dopo la grande
              guerra;
           -  miscellanee sulla prime conquiste coloniali (Libia, Eritrea);
           -  le carte di alcuni organi collegiali militari (Consiglio esercito, Commissione Suprema
              di Difesa),
           -  le memorie storiche dei comandi, corpi, reparti  e servizi  dell’Esercito dal 1870.
           Oggi l’Ufficio dispone di un Archivio Storico valutato in oltre otto milioni di documenti.

           Normativa di riferimento
              Nell’ambito dell’amministrazione archivistica italiana, questa particolare situazione,
           per cui organi centrali militari non versano la propria documentazione all’Archivio Cen-
           trale dello Stato, ha acquisito forza di legge in seguito all’articolo 30 del Testo unico
           sui beni culturali (decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490), che ha esentato gli stati
           maggiori delle forze armate da tali obblighi per quanto attiene “la documentazione di ca-
           rattere militare e operativo”, ribadito poi dall’articolo 41 (comma 6) del recente decreto
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