Page 73 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
P. 73

73
          ActA
          L’Archivio Storico della Marina Militare Italiana

          C.V. Francesco LORIGA





                Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che proprio in questi giorni
          L’ha compiuto il suo primo secolo di vita, raccoglie fondamentalmente la documen-
          tazione di competenza dello Stato Maggiore della Marina e nacque – nella sua configu-
          razione attuale – essenzialmente per fini interni alla Forza Armata. L’Ufficio, infatti, di
          cui l’Archivio è parte inscindibile, fu istituito alle dirette dipendenze del Capo di Stato
          Maggiore della Marina per raccogliere e conservare in maniera organica l’imponente
          documentazione prodotta nel corso dell’appena conclusa guerra contro l’Impero Otto-
          mano, nel 1912-1913, e, conseguentemente, per condurre studi sulla storia della Marina
          che, da quanto accaduto nel passato, potessero essere di insegnamento alle future gene-
          razioni di Ufficiali. In precedenza la documentazione dello Stato Maggiore della Marina
          veniva raccolta e conservata presso la Biblioteca dello Stato Maggiore.
             L’afflusso e la salvaguardia dei documenti è stato sempre l’impegno primario dell’Uf-
          ficio e fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale il lavoro fu condotto in maniera
          precisa e coerente, sia pure con una significativa pausa di circa tre anni, tra il 1917 ed
          il 1919, dovuta alla sospensione delle attività a causa della Prima Guerra Mondiale. Il
          versamento della documentazione era regolare e la sua archiviazione avveniva in ma-
          niera cronologica consentendone altresì, attraverso elenchi di facile consultazione, un
          immediato reperimento.
             Gli anni della Seconda Guerra Mondiale furono drammatici anche per l’Ufficio Sto-
          rico: le priorità erano ovviamente altre, ma grazie alla direzione di uno dei più grandi
          ed illuminati direttori dell’Ufficio, l’ammiraglio Guido Po, proprio in quegli anni fu
          organizzato il Centro Documentazione Storica (C.D.S.), con il compito di regolare i
          servizi per la raccolta dei documenti sulla guerra navale. Per tutta la durata del conflitto
          il C.D.S. emanò disposizioni agli Enti ed ai Comandi, sia di bordo che di terra, affinché
          curassero ed inviassero la documentazione attestante la loro attività. Alla data dell’ar-
          mistizio, l’8 settembre 1943, l’Ufficio cessò di funzionare, per riprendere ad operare
          compiutamente solo il 1° giugno 1947. La documentazione, però, non andò del perduta:
          grazie all’abnegazione di tutto il personale addetto all’Ufficio, infatti, si riuscì a fron-
          teggiare la gravissima emergenza creatasi, in quanto esso si impegnò al massimo, e con
          successo, per limitare i rischi della distruzione, dei saccheggi e del trasferimento forzoso
          in Germania del patrimonio documentario – in particolare quello relativo alla Grande
          Guerra, che suscitava grande interesse nei comandi tedeschi – attraverso il ricorso al
          decentramento in zone periferiche e ad accorte operazioni di intelligence, consistenti
          nell’occultare i documenti di pregio mescolandoli ad altri di scarso interesse.
             Successivamente al secondo conflitto mondiale proseguì la raccolta dei documenti
          di interesse storico curando, in particolare, la conservazione dei documenti della guerra
          1939-1947. Venne infatti emanata una circolare specifica che prevedeva che la docu-
   68   69   70   71   72   73   74   75   76   77   78