Page 74 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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74 XXXIX Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
mentazione storica riguardante il conflitto, i periodi della neutralità, dell’armistizio e
della cobelligeranza dovesse essere preservata; a tale circolare fu anche allegato un elen-
co esplicativo delle tipologie di documenti da conservare per il loro interesse storico.
Ciò comportò un grande afflusso in Archivio di documentazione, molto spesso senza
alcun ordine e, soprattutto, priva degli elenchi di versamento, cosa quest’ultima che ne
rendeva molto difficile la consultazione.
Successivamente, dopo un periodo relativamente lungo in cui l’attività dell’Ufficio
fu rivolta a questioni contingenti di certificazione dell’attività svolta dal personale della
Marina in guerra essenzialmente per scopi pensionistici, nel 1957 si tentò di regola-
rizzare l’afflusso dei documenti, predisponendo per la prima volta un corpus organico
di norme che dettava le regole per la conservazione ed il versamento in Archivio delle
pratiche “non classificate” degli archivi delle varie articolazioni della Marina, dalle Au-
torità Centrali agli Enti a terra, dai Comandi agli Addetti Navali, nonché delle pratiche
amministrativo-contabili e legali, degli archivi delle unità navali passate in disarmo, dei
contratti originali e dei documenti del contenzioso.
La tardiva emanazione di tali norme, però, fece sì che la documentazione conservata
presso l’Archivio dell’Ufficio Storico si arrestasse, in larga parte, al secondo conflitto
mondiale, con carenze documentarie in particolare per gli anni dal 1948 al 1954, poiché
i vari Enti e Comandi, in assenza di idonee e praticabili disposizioni per la conser-
vazione dei documenti, avevano già provveduto alla distruzione di cospicuo materiale
documentario.
Nel 1974, poi, si avvertì nuovamente la necessità di aggiornare le disposizioni in que-
stione che, con opportune varianti succedutesi nel tempo, sono quelle tuttora in vigore.
Vennero pertanto emanate le “Norme per la selezione e la conservazione di documenti,
pratiche e pubblicazioni, con particolare riferimento alla documentazione di interesse
storico” ove per “interesse storico” viene specificato che si intende la documentazione
contenente informazioni significative atte a rappresentare lo sviluppo della Marina e gli
eventi degni di memoria avvenuti nel suo ambito, con particolare riferimento agli avve-
nimenti bellici, agli studi relativi al personale, all’organizzazione dei servizi, all’impie-
go delle risorse umane e finanziarie, all’addestramento, alle sperimentazioni ed all’ar-
mamento delle unità, venendo anche proposti esempi di documenti da selezionare per la
conservazione permanente. In tale normativa un ruolo centrale è attribuito all’Ufficiale
preposto alla selezione dei documenti di interesse storico, incaricato di tenere i contatti
con l’Ufficio Storico ed assicurare la completezza e regolarità dei versamenti. Di qui è
nata la necessità di incrementare la coscienza, ma soprattutto la sensibilità storica, degli
Ufficiali di Marina durante la formazione in Accademia, dove pure sono previsti per gli
allievi corsi di Storia contemporanea e navale.
Rimaneva peraltro un problema di non poco conto per l’Archivio, ovvero la sua
scarsa consultabilità a causa della limitata conoscenza del materiale in esso conservato,
diretta conseguenza dell’afflusso disordinato della documentazione nel periodo imme-
diatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.
A questa situazione si iniziò a porre rimedio attraverso un programma di riordino
dell’Archivio, avviato nel 1987 e tutt’ora in itinere, volto ad una migliore fruizione del