Page 65 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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          generale processo europeo di innovazione delle tecniche belliche, fu ispirato da tecnici
          militari di alto livello come il marchese Emanuele Tairocca da Sylva, gentiluomo di ori-
          gine portoghese, o il marchese Gioacchino Bonaventura Argentero di Brezé, che era stato
          al servizio di Federico II.
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             Il Regio Biglietto 1° aprile 1775  decretò la creazione di nuove unità organiche supe-
          riori al reggimento, l’istituzione di corpi leggeri, come la Legione truppe leggere, inno-
          vazioni nel campo del vestiario, della disciplina, delle evoluzioni. La grande innovazione
          fu la creazione di unità organiche superiori al reggimento. L’esercito fu organizzato in
          tre dipartimenti indipendenti e autosufficienti, un quarto dipartimento di soli reggimenti
          provinciali doveva fornire contingenti alla Legione Accampamenti, un corpo di nuova for-
          mazione che aveva il compito di organizzare i campi dell’armata e costruire strade e ponti;
          la cavalleria e dragoni costituirono invece un dipartimento a sé. Furono innovate anche
          le uniformi, più funzionali, tali da non costringere nei movimenti il busto e le spalle. Non
          mancarono le critiche. Fu definito «un esercito in cui la parata rimpiazza la battaglia, l’u-
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          niforme l’efficacia, troppo gravoso inoltre, per le finanze del regno, in periodo di pace» .
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          Con Regio Biglietto 22 giugno 1786  Vittorio Amedeo III fu costretto a ridimensionare
          l’assetto dell’esercito, per non ulteriormente dissanguare le casse dello stato.
          4. Dalla restaurazione allo Statuto

             All’accelerato processo di modernizzazione e di razionalizzazione degli apparati buro-
          cratici, proprio del periodo di occupazione francese del Piemonte, fece seguito un formale
          ritorno al passato, ratificato dal proclama emanato da Vittorio Emanuele I il 14 maggio
          1814 al rientro a Torino dall’esilio in Sardegna. Con l’editto 21 maggio dello stesso anno
          il sovrano ristabilì le settecentesche segreterie, tra cui quella di guerra, secondo i vecchi
          ordinamenti.
             All’iniziale continuità con gli ordinamenti di antico regime seguì un lento processo di
          modernizzazione con l’aumento del numero delle divisioni ministeriali e l’attribuzione ad
          esse di specifiche competenze, l’affermazione del ruolo centrale del primo segretario di
          guerra, e del dicastero da lui dipendente, nei confronti di altri organi che si occupavano
          di affari militari. La rilevanza della segreteria di guerra fu accresciuta dalla riacquisizione
          delle competenze sulla marina militare e mercantile, di ragguardevole entità dopo l’annes-
          sione al regno della repubblica di Genova.
             Le aziende settecentesche furono riformate nel 1816 ; le fabbriche e fortificazioni,
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          decurtate però delle competenze sulle fabbriche civili, e l’artiglieria furono accorpate nel-
          la nuova Azienda d’artiglieria, fortificazioni e fabbriche militari. All’Ufficio generale del
          Soldo subentrò l’Azienda o Intendenza di guerra con un ruolo rigorosamente esecutivo.
             La cura dell’esercito rispose ai bisogni immediati del sovrano desideroso di liberarsi
          al più presto delle truppe di occupazione austriaca garanti dell’ordine interno. Il 13 lu-


          34  DuBoin, Raccolta, to. XXVI, p. 280 sgg.
          35  F. Valsecchi, L’Italia del Settecento dal 1714 al 1788, in Storia d’Italia, VII, Milano, 1959, p. 793
          36  DuBoin, Raccolta, to.XXVII, p. 1647 sgg.
          37  R. Patenti 16 novembre 1816
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