Page 100 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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100 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
in vere e proprie “nazioni armate” protagoniste del primo conflitto mondiale, la
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prima “guerra totale” ,
Dietro la formula della “nazione armata” si celava in realtà un grande equivoco
venutosi a creare a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento quando l’esercito
prussiano, forte dei trionfi sugli eserciti austriaco e francese, si propose come vera
“nazione armata”, in alternativa al modello corrente di “nazione armata”, cavallo
di battaglia delle correnti di ispirazione liberale e democratica prima, del movi-
mento socialista internazionale poi .
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Le radici ideologiche e culturali di questa forma di armamento popolare af-
fondavano nella storia delle città greche e della Roma repubblicana, per giungere
fino alla “libera” Svizzera abitata da cittadini-soldati, sempre armati e pronti a di-
fendere la patria in caso di pericolo; si trattava di un lungo percorso che guardava
con interesse alle milizie “proprie” di Machiavelli, traeva forza dalla critica feroce
dell’Illuminismo al soldato “automa” del Settecento, si esaltava alla lotta dei liberi
cittadini americani contro l’esercito dinastico britannico, si incontrava infine con
la Rivoluzione francese, prima vera e propria “nazione armata” moderna.
A questi modelli, prodotti di esperienze politiche e culturali diverse, talune
remote e mitizzate, guardavano i sostenitori di questa forma di armamento, privi-
legiando ora l’uno ora l’altro, anche in relazione alle loro diverse esigenze mili-
3 Cfr. In proposito le considerazioni di Jay Winter , Sotto l’ombrello della guerra . Il genocidio
armeno nel contesto della guerra totale, in R. Gellately, B, Kiernan, Il secolo del genocidio,
Longanesi, Milano, 2006, p. 242 , secondo il quale «nelle sue parti costituenti, la guerra totale
assomigliava ad altri conflitti, non apportava niente di nuovo. Vi erano stati anticipazioni e
precursori, fra cui [...] la guerra civile americana. Ma, considerata nel suo complesso, l’interdi-
pendenza degli elementi della mobilitazione di massa delle società industrializzate produsse un
nuovo tipo di guerra». In sostanza, i fattori costitutivi della “guerra totale” esistevano già prima
del 1914, ma, non essendo mai «stati fusi insieme» non se ne colsero appieno gli effetti. Ciò
avvenne negli anni 1914-1918 nei quali, oltretutto, «la somma dei vettori della violenza fu più
grande rispetto a qualsiasi guerra precedente», cosicché «Una differenza di grado - un aumento
esponenziale della letalità e della portata della guerra- si trasformò [...] in una differenza qua-
litativa». La vera natura della “guerra totale”, conclude Winter, va ricercata nella «caratteristi-
ca moltiplicativa, nella [...] tendenza ad amplificarsi vicendevolmente » che contraddistingue i
tratti peculiari di questo fenomeno, per cui «l’intero è molto più terribile dela somma delle sue
parti» .
4 Oltre al già citato cfr. D. Moran, A. Waldron, (editet by) The People in Arms, cfr. R. C. Challe-
ner, The French Theory of the Nation in Arms, 1866-1939, Columbia University Press, 1955; J.
Vogel, “La legittimazione rituale nella nazione in armi”, Quaderni storici, 94, 1997; per l’Italia
cfr. G. Conti, “Fare gli italiani”. Esercito permanente e “nazione armata” nell’Italia liberale,
Franco Angeli, Milano, 2012.