Page 191 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             L’Italia e la Grande Guerra: aspetti economici
                Con l’entrata in guerra dell’Italia si registrò un forte cambiamento dovuto ad
             una rapida attuazione di una “economia di guerra” e cioè adeguare il sistema eco-
                                                     25
             nomico nazionale alle necessità della guerra : fu creato un Ministero delle armi
             e munizioni, un Comitato Centrale e diversi Comitati Regionali di mobilitazione
             industriale, incaricati dell’assegnazione delle materie prime e della mano d’opera
             all’industria, e della disciplina degli operai, così come era avvenuto in Germania,
             in Francia e in Inghilterra. In generale, tutti i Paesi belligeranti attuarono una
             economia controllata e diretta dallo Stato in tutte le sue attività collegate con le
             necessità militari: ciò comportò la creazione di metodi che anche dopo la fine del-
             la guerra esercitarono una forte influenza sulla politica economica della maggior
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             parte degli Stati.
                Una economia di guerra per definizione è governata interamente dalla doman-
             da pubblica principalmente per beni di consumo durevole, come armi, munizioni,
             mezzi di trasporto che sostengono una crescita accelerata dell’industria pesante.
             Tale espansione, tuttavia, venne finanziata in massima parte tramite l’inflazione.
             La spesa pubblica per la guerra aumentò dai 2,3 miliardi del 1914 ai 20,6 miliardi
             del 1918 ma solo in quanto era finanziata da entrate di bilancio (cfr. grafico n. 3).
                La domanda aggregata esplose e i consumi pubblici e le importazioni di armi,
             generi di prima necessità e materie prime spiazzarono investimenti ed esportazio-
             ni che scesero drasticamente. 27
















             25  A questo riguardo si veda G. Toniolo (a cura di), La Banca d’Italia e l’economia di guerra
                 1914-1919, Bari, Laterza, 1990. Cfr. anche G. Luzzatto, Storia economica dell’età moderna
                 e contemporanea, Parte seconda L’età contemporanea, Cedam, Padova, 1960, cap. XVIII, pp.
                 479-496,
             26  N.S., Broadberry, Harrison M., (eds.), The economics of World War I, cit.; Feinstein, C.H., Te-
                 min, P. and Toniolo, G. (1997), The European Economy Between the Wars, Oxford: Oxford
                 University Press. Per l’Italia si veda il recente M. Rota, Spese militari e crescita economica
                 (1880-1939), in M. Teodori, R. Vaccaro, (a cura di), Studi in onore di Angela Maria Bocci Girel-
                 li, FrancoAngeli, Milano 2012, pp. 141-156.
             27  G.C. Falco, La bilancia dei pagamenti italiana tra la prima guerra mondiale e il 1931, in ricer-
                 che per la storia della Banca d’Italia, vol. 6, Laterza, Roma-Bari, 1995.
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