Page 221 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             L’aviazione italiana alla vigilia del conflitto



             Gen. isp. Basilio Di Martino    1



             Dal Battaglione Specialisti al Corpo Aeronautico Militare

                   opo la campagna di Libia, l’entusiasmo suscitato dal primo impiego bellico
             D del mezzo aereo contribuì ad accelerare la riorganizzazione e il potenzia-
             mento dei servizi aeronautici del Regio Esercito. Il progetto, che prevedeva la
             separazione delle attività tecniche da quelle operative, e una netta distinzione tra
             dirigibili e aerostati da una parte ed aeroplani dall’altra, prese forma nella prima-
             vera del 1912. Per accelerarne l’iter l’allora Ministro della Guerra, tenente gene-
             rale Paolo Spingardi, decise di inserirlo in un disegno di legge già pronto per la
             discussione in Parlamento e relativo all’ampliamento degli organici dell’esercito
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             in funzione delle operazioni in Libia.  Il provvedimento fu approvato il 27 giugno
             1912 e le disposizioni di carattere aeronautico entrarono in vigore il 1° luglio.
             Dall’Ufficio di Ispezione dei Servizi Aeronautici, già istituito nell’ambito della
             Direzione Generale di Artiglieria e Genio con regio decreto del 6 aprile 1911 e
             affidato al colonnello Maurizio Mario Moris, venivano a dipendere, oltre al pree-
             sistente Battaglione Specialisti del Genio, il Battaglione Aviatori e lo Stabilimento
             di Costruzioni ed Esperienze Aeronautiche.
                La componente aviazione veniva così separata dalle altre e accentrata nel Bat-
             taglione Aviatori, con sede nella caserma Lamarmora di Torino, a cui facevano
             capo un reparto di manovra su due compagnie, per la gestione delle attività di
             volo, un reparto tecnico, responsabile della preparazione dei mezzi, le squadriglie
             mobilitate in Libia ed i campi scuola. Il Battaglione Specialisti, di stanza a Roma,
             veniva riorganizzato su due reparti e un variegato complesso di unità e servizi. Al
             1° Reparto era affidato il servizio dei parchi aerostatici da campagna e da fortezza,
             con una compagnia specialisti di manovra dislocata al Forte Trionfale, altre due
             nella caserma Cavour insieme alla compagnia treno, e i due parchi operanti in Li-
             bia. Il 2° Reparto, parchi dirigibili, doveva occuparsi dell’esercizio dei cantieri, in-
             clusi quelli di Tripoli e Bengasi, nonché della formazione dei piloti. Al battaglione
             facevano inoltre capo la 2ª compagnia specialisti di manovra distaccata a Vigna di
             Valle insieme alla sezione aerologica, la 5ª compagnia specialisti (operai), addetta



             1   Direttore della Direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate (Teledife) del Segreta-
                 riato generale della Difesa.
             2   R.D. n. 1282 del 7 dicembre 1911 che prevedeva un aumento delle unità delle armi combattenti
                 e un incremento delle tabelle organiche del Regio Esercito.
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