Page 222 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 222
222 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
allo Stabilimento di Costruzioni ed Esperienze Aeronautiche, la sezione fotografi-
ca, dislocata a Roma Monte Mario, la sezione costruzioni edilizie, sistemata nella
caserma Cavour insieme con la sezione radiotelegrafica e fotoelettrica, la Scuola
di Costruzioni Aeronautiche e l’Istituto Radiotelegrafico. Anche per la moltepli-
cità dei compiti il Battaglione Specialisti era la componente più consistente della
nuova organizzazione aeronautica. Contava infatti 40 ufficiali, 894 sottufficiali
e soldati, 7 impiegati civili a fronte dei 44 ufficiali e 301 sottufficiali e soldati
inquadrati nel Battaglione Aviatori e degli 8 ufficiali e 24 dipendenti civili dello
stabilimento, sistemato anch’esso a Roma, ai Prati di Castello. Alla dipendenza
tecnica dall’Ufficio di Ispezione dei Servizi Aeronautici, i due battaglioni e lo
stabilimento univano una dipendenza disciplinare dal comando genio della Spe-
zia, da cui i due battaglioni dipendevano anche dal punto di vista amministrativo
mentre per tali aspetti lo stabilimento faceva capo al comando genio di Roma.
Questa struttura era il risultato di diversi mesi di studi e di analisi ma non tutti
la ritenevano soddisfacente. Mentre infatti il disegno si stava concretizzando, l’8
aprile 1912 il maggiore Giulio Douhet, all’epoca al comando di un battaglione
ciclisti del 2° Reggimento Bersaglieri, su sollecitazione dell’allora Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito, tenente generale Alberto Pollio, gli inviò a titolo un pro-
memoria personale in cui rivendicava la superiorità dell’aeroplano sul dirigibile e
nel contempo affermava la necessità di inserire nell’organizzazione del Comando
del Corpo di Stato Maggiore, e quindi dell’organo di vertice dell’esercito, un uf-
ficio di aeronavigazione militare a cui affidare il compito di “svolgere studi che
potrebbero servire di guida nel campo tecnico ed essere utili per diffondere nei
3
comandi la conoscenza dei mezzi d’aerei e le norme d’impiego”. A Douhet che
si offriva per reggere il nuovo ufficio e che comunque di lì a poche settimane
avrebbe assunto l’incarico di vicecomandante del Battaglione Aviatori, Pollio ri-
spose in termini che confermano come i vertici militari seguissero con attenzione
gli sviluppi dell’aeronautica ed anche come il quadro fosse ancora in via di defi-
nizione, il che imponeva una qualche cautela: “Per ora siamo nel periodo della
incertezza, occorrono nuove prove per determinare un qualsiasi indirizzo. Di più
se i dirigibili costano tanto denaro e tanta fatica, non è ancora detto che la palma
spetti agli aeroplani.”. Era quindi opportuno attendere quale sviluppo avrebbe
avuto l’aeronautica e comunque la costituzione di un ufficio di aeronavigazione
4
era in questa situazione ancora prematura.
3 Douhet G., “Promemoria sull’organizzazione dell’aeronavigazione” dell’8 aprile 1912, ripro-
dotto in Curami A., Rochat G., Giulio Douhet. Scritti 1901-1915, Ufficio Storico Stato Maggio-
re Aeronautica, Roma, 1993, pp. 225-228.
4 La risposta del tenente generale Pollio venne riprodotta da Douhet in un successivo promemoria
inviato il 16 febbraio 1915 al successore di Pollio, tenente generale Luigi Cadorna, con una pro-
posta di riorganizzazione dei servizi (Curami A., Rochat G., Giulio Douhet. Scritti 1901-1915,
Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica, Roma, 1993, pp. 516)

