Page 275 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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Cartolina neutralista: l’Italia fa da arbitro nel tiro alla fune delle potenze in guerra
In buona sostanza, la crisi che si è aperta lascia sostanzialmente indifferenti i
gruppi avversi alla guerra che si limitano ad opporre la propria resistenza a quella
degli interventisti.
A Genova dal 12 al 15 maggio le dimostrazioni interventiste si susseguono e
l’iniziativa è assunta costantemente dai gruppi di sinistra.
La forza pubblica, che è costretta ad intervenire per evitare gli eccessi, è spesso
assalita .
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Nell’Italia centro-settentrionale i veri centri dell’agitazione per la guerra, du-
rante le giornate di maggio, sono Milano e Roma.
A Milano le dimostrazioni per la guerra assumono una certa ampiezza.
L’8 e il 9 maggio le dimostrazioni si susseguono: il più delle volte l’avvio è
dato dagli studenti, ma numeroso è anche il concorso dei cittadini.
Il prefetto non nasconde un moto di simpatia per il patriottismo sincero che
essere rivelano: “ordina alla forza pubblica di non disturbarle sino a che non
eccedano” .
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L’affluenza alle ricorrenti dimostrazioni interventiste diviene sempre più ri-
levante. Tuttavia, le agitazioni interventiste ben presto si riveleranno per nulla
pacifiche. Il pretesto patriottico celava, infatti, i fini sediziosi dei loro promotori
per lo più rivoluzionari, repubblicani e sindacalisti.
47 B. Vigezzi, Da Giolitti a Salandra, cit. , p. 174.
48 B. Vigezzi, Da Giolitti a Salandra, cit. , p. 176.