Page 279 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             problemi sociali che la guerra comportava - , cui si andavano ad aggiungere gli
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             ulteriori vuoti degli organici, creatisi a seguito dell’invio di una parte del persona-
             le nella zona di guerra (che nel tempo si andrà allargando a tutta l’Italia del Nord)
             e i non pochi casi di funzionari, di impiegati e di agenti che avevano risposto vo-
             lontariamente alla chiamata alle armi.
                Ad aggravare non poco la situazione furono anche le restrizioni normative,
             emanate nel 1915 dal Governo, in virtù dei pieni poteri straordinari per la guer-
             ra che gli erano stati conferiti, riguardanti le “economie” da praticarsi nelle va-
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             rie Amministrazioni pubbliche che vietavano, peraltro, i concorsi pubblici  e la
             scelta consapevole del Ministero dell’Interno di non ricorrere al reclutamento di
             “avventizi”, così come avevano fatto molte altre Amministrazioni statali in base
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             al decreto luogotenenziale del 9 aprile 1916 n. 400 .
























             54  Jonathan Dunnage, The Italian Police and the Rise of Fascism. A Case Study of the Prov-
                 ince of Bologna, 1897-1925, Westport, Praeger, 1997.
             55  La Rivista «Giornale per uso degli agenti dell’ordine pubblico» si sforzava di rendere noto
                 che anche l’operato della Pubblica Sicurezza, al pari di quello dei RR. CC., era utile allo
                 sforzo bellico, ad esempio per stanare spie ed evitare che il “fronte interno” cedesse sotto i
                 sacrifici che la guerra comportava.  Funzionari ed agenti dell’ordine pubblico al fronte, in
                 «Giornale per uso degli agenti dell›ordine pubblico», a. II (1915), n. 21, p. 3
             56  Il concorso per 100 delegati bandito nel 1914 già prorogato per “mancanza di sufficiente
                 numero di concorrenti” non ebbe luogo proprio per questo motivo. Dopo la formazione del
                 Governo Boselli (18 giugno 1916) l’organico del personale del Corpo delle Guardie di Città
                 fu incrementato eccezionalmente di 75 marescialli, di altrettanti brigadieri e di 50 sottobri-
                 gadieri.(Emilio Saracini,  I crepuscoli della Polizia Ed. S.I.E.M. Napoli 1922 p. 235)
             57  Un’ eccezione fu rappresentata dagli scrivani e dal personale di basso livello (in proposito Gior-
                 gio Collu, La Prima guerra mondiale in Pagine di Storia del Ministero dell’Interno a cura di S.
                 Sepe e L. Mazzone  - I Quaderni della Scuola - SSAI Roma 1998 – p. 263 ).
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