Page 63 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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Trattato della Triplice alleanza nella versione del 1882. In calce, firma e sigillo dei tre
plenipotenziari. Da sinistra: il Ministro degli Esteri dell’Austria-Ungheria, Gustav Kálnoky,
l’Ambasciatore del Reich tedesco a Vienna, Heinrich von Reuss, e il suo omologo italiano,
conte Carlo Nicolis di Robilant.
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dicazioni delle forze nazionaliste è solo l’aspetto più evidente dei cambiamenti
prodotti da questo colpo di timone. Parallelamente, l’azione del Paese mira a ri-
trovare – attraverso la c.d. “politica dei giri di valzer” – nuovi spazi di manovra.
Il riavvicinamento con la Francia sancito dagli accordi Visconti Venosta-Barrère
(1900) e Prinetti-Barrère (1902), se da una parte risponde a interessi contingenti
di natura coloniale, dall’altra spiana la strada al depotenziamento del valore e
della portata della Triplice e all’avvicinamento alla Russia, con cui un punto di
convergenza sarà trovato – non a caso – sulle questioni balcaniche. Gli accordi di
5 Sull’irredentismo e i suoi rapporti con il nascente movimento nazionalista cfr. G. Sabbatuc-
ci, Il problema dell’irredentismo e le origini del movimento nazionalista in Italia, in “Storia
Contemporanea”, vol. I (1970), n. 3, pp. 467-502, e vol. II (1971), n. 1, pp. 53-106. Sul
nazionalismo cfr. F. Perfetti, Il movimento nazionalista in Italia, 1903-1914, Roma, 1984;
cfr. anche F. Gaeta, Il nazionalismo italiano, Roma-Bari, 1981; un quadro di sintesi delle
relazioni italo-austriache negli anni successivi alle guerre d’indipendenza è in G. Pastori,
Alla ricerca di un nuovo equilibrio. L’Italia unita e il mondo adriatico-danubiano fra pul-
sioni irredentiste e bisogno di sicurezza, in G. Nemeth-A. Papo (a cura di), Unità italiana e
mondo adriatico-danubiano, San Dorligo della Valle, 2012, pp. 235-52.