Page 13 - Le donne nel primo conflitto mondiale - Dalle linee avanzate al fronte interno: La grande guerra delle italiane - Atti 25-26 novembre 2015
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ATTI DEL CONGRESSO                                                          13


          rono le loro preziose e attente cure nei tanti nosocomi e punti di soccorso attivati
          in quel periodo, imbarcandosi anche su navi e treni ospedale. Questa loro opera fu
          indispensabile nell’alleviare le profonde piaghe – fisiche e psichiche – dei soldati feriti
          e traumatizzati dalla crudezza del fronte.
             Sull’apporto delle donne al fronte, meglio di ogni parola parlano i fatti!
             Ben 192 donne vennero decorate al Valor Militare per azioni eroiche compiute nel
          corso di quel conflitto mondiale.
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             Al riguardo, mi fa piacere richiamare l’emblematica figura di Maria ABRIANI ,
          Medaglia d’Argento al Valor Militare, ricordata nel Calendario dell’Esercito 2016, che
          durante un combattimento nei pressi di Trento nel maggio 1915, evitò che una co-
          lonna italiana cadesse in un’imboscata nemica e, da perfetta conoscitrice dei luoghi, la
          indirizzò verso una posizione da cui poté poi ribaltare le sorti del confronto.
             Altrettanto importante ricordare come le donne seppero efficacemente colma-
          re – sul piano sociale e lavorativo – l’assenza dalle comunità locali dei tanti uomini
          chiamati alle armi.
             Il loro contributo fu vitale in un’Italia mobilitata, in ogni sua componente e area
          geografica, e chiamata ad affrontare le difficoltà e i disagi del cosiddetto “fronte in-
          terno”. Molti furono i contadini e gli operai che lasciarono un vuoto ricoperto da chi
          non sarebbe stato chiamato al fronte.
             In questo modo, l’allora tradizionale ruolo della donna vide un deciso momento
          di rottura e di svolta, da “angelo del focolare domestico” a membro attivo dell’eco-
          nomia e della società civile.
             Già il 29 maggio 1915, nel suo appello alla Nazione, il Presidente del Consiglio
          Antonio SALANDRA aveva sollecitato la partecipazione femminile all’opera di as-
          sistenza, portando così all’attenzione del popolo la sempre maggiore rilevanza delle
          donne nella società.
             Dunque un ruolo centrale che, come dicevo, va visto e interpretato nella giusta
          prospettiva storica, senza pertanto sottostimare il grande supporto morale e umano
          che le figure di madri, figlie, fidanzate e sorelle, non fecero mai mancare ai milioni di
          ragazzi che andavano al fronte con la certezza del pericolo.

          2  Abriani M., fu la prima donna italiana ad essere decorata al valor militare. Il 25 luglio 1915 fu insignita
             solennemente dal Generale Cadorna in persona della medaglia d’argento con la seguente motivazione:
             “Durante un combattimento, guidò spontaneamente e con virile ardimento, un comandante d’avan-
             guardia in località adatta per combattere il nemico abilmente appostato, rimanendo impavida espo-
             sta al fuoco avversario. Ala, 27 maggio 1915”. In seguito prestò servizio come infermiera volontaria
             presso l’ospedale da campo n° 70 di Ala (TN). Morì nel 1966.







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