Page 19 - Le donne nel primo conflitto mondiale - Dalle linee avanzate al fronte interno: La grande guerra delle italiane - Atti 25-26 novembre 2015
P. 19
ATTI DEL CONGRESSO 19
la mancanza del pane e l’inevitabile aumento del costo della vita. Molti movimenti
di protesta e di rivendicazione sociale hanno visto le donne come protagoniste; tali
rivendicazioni femminili, soprattutto quelle che reclamavano pane, non hanno avuto
eguali in Europa, se non forse in Russia. Si è trattato di movimenti eterogenei che
andavano dalla richiesta di sussidi agli assalti ai municipi, dalle marce per la pace al
tentativo di impedire le partenze dei treni che portavano i soldati al fronte . Sia pure in
3
maniera disorganica, queste donne chiedevano sistemi di controllo dei prezzi e della
distribuzione delle merci.
Tante altre donne hanno però permesso che tutte le attività produttive proseguis-
sero negli anni in cui milioni di uomini erano al fronte. L’economia di guerra ha dato
alle donne, inedite opportunità di lavoro extradomestico, ma il lavoro femminile è
stato importante nelle industrie, nelle campagne e nei servizi. La manodopera femmi-
nile è stata indispensabile nelle fabbriche di munizioni e in tutto il settore industriale,
nevralgico per un paese in guerra.
III
Per molto tempo le donne hanno rivendicato i diritti civili e i diritti di cittadi-
nanza che venivano loro negati. Alla vigilia della guerra i movimenti femministi
erano tanti e numerose erano le associazioni di donne. Chiedevano modifiche
ai codici che le penalizzavano, il diritto di voto, nuove opportunità di lavoro. La
guerra bloccò tutto questo movimento di rivendicazioni mentre si assisté alla
mobilitazione in massa di queste stesse donne per sostenere lo sforzo bellico. Ci
fu una evidente conversione dal femminismo al patriottismo con la non taciuta
speranza di ottenere la cittadinanza politica al termine della guerra.
Si è molto parlato e scritto sul pacifismo delle donne ma, per quanto riguarda
4
l’Italia, la crisi del movimento appare già evidente nel 1912 quando l’adesione di
vasti settori del pacifismo italiano alla guerra di Libia solleva aspre discussioni e
Rosalia Gwis Adami, la più autorevole pacifista italiana, collaboratrice di Ernesto
Teodoro Moneta, si scontra con la pacifista francese Caroline Rémy al XIX Con-
gresso internazionale della pace che si svolge a Ginevra nel settembre del 1912.
3 Melograni P., Storia politica della Grande Guerra 1915-1918, Mondadori 2014, dedica un capitolo ai
movimenti di folla femminili.
4 Pisa B. (a cura di), Percorsi di pace e di guerra fra Ottocento e Novecento: movimenti, culture e appartenenze, in
<Giornale di Storia Contemporanea>, 12, 2009, 2, pp. 3-178; C. Papa, Il neutralismo delle donne, in F.
Cammarano (a cura di), Abbasso la guerra! Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima guerra mondiale in
Italia, Le Monnier, 2015.
I-sessione.indd 19 05/05/16 14:24