Page 21 - Le donne nel primo conflitto mondiale - Dalle linee avanzate al fronte interno: La grande guerra delle italiane - Atti 25-26 novembre 2015
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ATTI DEL CONGRESSO                                                          21


          il proposito di far conoscere le forme di mobilitazione a cui le donne francesi hanno
          dato vita allo scoppio della guerra. Rientrata in Italia pubblica il libro La milizia femminile
          in Francia per spiegare alle donne che ad impegnarsi nel sociale non sono militariste ma
          eserciti della pietà e della salvezza contro quelli della distruzione e dell’odio .
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             Nel suo libro si dice convinta che la donna, pur riconoscendo nella guerra l’e-
          spressione della brutalità e della ferocia dell’uomo, ha il diritto e il dovere di non
          rimanere in disparte, ma di sostenere il destino del proprio paese e di opporre alle
          forze della distruzione, le forze dell’amore e della pietà. La donna francese che «sen-
          za rumore, senza un grido o una parola aveva compreso che per ogni donna vi era
          un posto di combattimento da occupare» era paragonata dall’autrice a due donne:
          Beatrice, mossa dall’amore e dalla pietà per l’amato, e Antigone testimone con il pro-
          prio esempio di esser nata per partecipare all’amore e non per prender parte all’odio.

          V

             Il contributo femminile alla guerra si configura essenzialmente come opera di as-
          sistenza civile sia nelle grandi città sia nei piccoli comuni. Per capire fino in fondo la
          fondamentale importanza della rete capillare di comitati che rapidamente copre tutto
          il paese dobbiamo ricordare che nel 1915 in Italia non esiste un apparato di assistenza
          pubblica come quello cui siamo abituati oggi, non c’è nessun sistema di protezione
          per le fasce deboli della popolazione. Il sistema di soccorso nasce dal basso, dalle
          reti che si costituiscono sul territorio. Dobbiamo aspettare la fine del 1917 perché il
          governo costituisca il Commissariato generale per l’assistenza civile e la propaganda
          interna (Il Commissariato fu istituito con d. lgt. n. 130 del febbraio 1918 e soppresso
          con d.l. n. 42 del 1° giugno 1919).
             Nella conduzione della guerra la logistica è importante tanto quanto il coraggio
          dei combattenti, mentre la forza militare del paese è legata alla solidità dell’economia e
          alla capacità di mobilitazione della popolazione civile. Questo aspetto ha un significato
          enorme per le donne che sono chiamate a sostenere la guerra in uno sforzo parallelo
          a quello dei soldati, trasformando il ruolo delle donne e il loro rapporto con la patria.
             Le donne sono dunque particolarmente attive nei comitati di organizzazione ci-
          vile, sollecitati dall’appello alla nazione del presidente del consiglio Antonio Salandra
          del 29 maggio 1915 e costituiti per iniziativa spontanea di sindaci e maggiorenti locali,
          soprattutto al nord e al centro Italia.

          6  Sarfatti M., La milizia femminile in Francia, Milano, 1915. Sarfatti dedica il libro «Alle Donne d’Italia
             come atto di Fede».







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