Page 121 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve         121



             argomento all’apparenza non compromettente per poi allargare il campo, una
             volta accertata la disponibilità più o meno inconscia del soggetto a parlare.
                Il sergente Adolf Ott era arrivato ad Aisovizza la sera del 6 aprile dal campo
             di Gardolo, dove era aggregato alla Flik 17, per prendere parte all’azione in forze
             pianificata per l’indomani contro le installazioni logistiche e gli scali ferroviari
             di S. Michele al Tagliamento, Palmanova ed Udine. Le quattro Flik di stanza ad
             Aisovizza (2, 4, 12, 19) avevano infatti avuto perdite tali nelle ultime settimane,
             sia in combattimento che per incidenti, da avere un urgente bisogno di rimpiazzi.
             Da ciò la decisione di attingere ai reparti aerei del fronte trentino, almeno per
             quanto riguardava i piloti dal momento che a condurre la missione ed a ricevere
             le istruzioni del caso era l’osservatore, sempre un ufficiale, mentre al pilota,
             di solito un graduato di truppa od un ufficiale di grado inferiore, era richiesta
             soprattutto, se non soltanto, l’abilità nel pilotaggio.
                Ott non poteva quindi dire nulla in merito all’operazione ed ai suoi obiettivi.
             Sapeva  soltanto  che  gli  era  stato  affidato  un  biposto  della  Flik  19  chiamato
             ad agire come ricognitore,  e che  doveva  condurlo  lungo la  rotta Aisovizza-
             Cividale-Gemona-Pordenone-Casarsa-Portogruaro-Latisana-Palmanova-
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             Cormons-Aisovizza.   Fu  però  in  grado  di  fornire  una  dettagliata  descrizione
             dell’ordinamento dell’aviazione austro-ungarica, o Luftfahrtruppen (LFT), della
             struttura dei suoi reparti di volo e delle caratteristiche dei suoi velivoli. Secondo le
             informazioni in suo possesso l’Austria-Ungheria schierava nell’aprile del 1916 un
             totale di 32 compagnie di aviazione, un terzo della quali erano Ersatzkompanien,
             o compagnie di riserva, alcune delle quali con funzioni di scuola di volo o di
             officina di riparazione. Presso le Flik al fronte, o Feldkompanien, compagnie da
             campo, non veniva infatti effettuato alcun intervento di questo tipo e i velivoli
             danneggiati  erano  smontati  e  inviati  ad  una  compagnia  di  riserva.  Questa
             provvedeva immediatamente a sostituirli in modo che i reparti operanti avessero
             sempre la prevista dotazione di sette od otto macchine.  Erano informazioni
             coerenti con quanto sappiamo oggi dell’aviazione austro-ungarica che alle 16
             compagnie di aviazione di prima linea del maggio 1915 ne aveva aggiunte altre
             2 prima della fine dell’anno ed altre 19, numerate sequenzialmente, ne avrebbe
             costituite nel corso del 1916, portando al tempo stesso da 7 a 12 il numero delle
             compagnie di riserva.
                Le  Flik, comandate da capitani, erano autonome e rimanevano tali anche
             quando più compagnie  erano schierate  su uno stesso campo, continuando  a
             dipendere direttamente dal comando di grande unità, corpo d’armata o divisione,


             3  Comando Supremo, Ufficio Informazioni, Sezione 1ª, Notizie sull’incursione aerea nemica
                del 7 corrente. Campi di aviazione di Gardolo e Aisovizza. Organizzazione dell’aviazione
                austriaca, Notiziario N. 1757 M dell’11 aprile 1916, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio
                Servizi Aeronautici, 5ª Sezione.
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