Page 124 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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124           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso



             1917: il consolidarsi dell’organizzazione informativa
                Per l’attività informativa i documenti avevano un’importanza almeno pari
             a quella delle  dichiarazioni  dei prigionieri,  ed in molti  casi erano anche più
             affidabili, dal momento che non erano filtrati da comprensibili reticenze od alterati
             dall’altrettanto comprensibile tendenza, più o meno inconscia, a compiacere il
             vincitore. Nel caso dell’aviazione tra i relitti dei velivoli abbattuti e sui corpi
             degli  aviatori  si potevano  trovare  carte  che  non avrebbero dovuto  esservi,  a
             norma delle disposizioni che proibivano di portarle in volo, ed informazioni utili
             potevano ricavarsi dall’esame degli effetti personali. Dal taccuino trovato sul
             corpo di un aviatore abbattuto il 20 marzo 1917 nei pressi di Loquizza l’Ufficio
             Informazioni della 3ª Armata ebbe ad esempio la conferma di un consistente
             rafforzamento  dell’aviazione austro-ungarica  sul fronte del basso Isonzo. Le
             scarne ed apparenti innocue annotazioni relative all’attività quotidiana nei mesi
             di gennaio, febbraio e marzo nominavano infatti cinque Flik (2, 4, 19, 32, 35)
             ed a queste dovevano essere aggiunte la Flik 12, a cui apparteneva l’autore del
             diario, e la Flik 23, con sede a Prosecco, a cui apparteneva un altro ricognitore
             abbattuto il 17 marzo nei pressi di Dobbia. Il fatto poi che l’ufficiale aviatore
             austro-ungarico accennasse a frequenti scambi di visite con gli ufficiali delle
             cinque  compagnie  nominate,  ed  in  particolare  della  Flik  4  di  stanza  nella
             zona di Trieste, suggeriva che fossero tutte dislocate nei pressi del capoluogo
             giuliano, presumibilmente tra i campi di Prosecco e Sesana. Oggi noi sappiamo
             che nel 1917 era in atto un consistente potenziamento della componente aerea
             dell’esercito austro-ungarico che avrebbe portato a 68 le compagnie di aviazione
             di prima linea e che buona parte delle nuove unità era destinata al fronte italiano.
             Nella primavera di quell’anno e nel settore dell’Isonzo la 5ª Armata ne schierava
                                                                   5
             12, tra le quali appunto quelle identificate attraverso il diario.
                Quattro mesi più tardi  a fornire particolari  interessanti  sulla situazione
             dell’aviazione austro-ungarica sul fronte della Venezia Giulia fu un documento
             dell’Ufficio  Superiore  di  Aviazione  del  Comando  dell’Armata  dell’Isonzo.
             Intitolato  Relazione  dell’attività  aviatoria  dal  1°  al  15  luglio  1917, venne
             trovato  tra  le  carte  del tenente  Alexius Celle,  un osservatore della  Flik  23
             morto insieme al suo pilota, il caporale  Rudolf Blaszko, nello schianto del
             Brandenburg  C.1  69.84  abbattuto  presso  Nova  Vas  dall’asso italiano  tenente
             Fulco Ruffo di Calabria. Dalla lettura del rapporto emergeva che il numero dei
             velivoli giornalmente disponibili era in media di 60 ricognitori e 20 caccia, una
             situazione che il responsabile della componente aerea dell’Armata dell’Isonzo,


             5  Comando 3ª Armata, 2ª Sezione (Informazioni), Traduzione del diario del sottotenente Lenk
                della 12ª compagnia aviatori osservatore dell’apparecchio abbattuto il 20 marzo 1917 nei
                pressi di Loquizza, Notiziario N. 371 del 24 marzo 1917, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale,
                Uffici informazioni armate, Notizie di aviazione.
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