Page 131 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 131
e la dispersione degli hangars esistenti, nell’intento di evitare o diminuire gli
effetti dei bombardamenti che le nostre squadriglie assieme a quelle degli alleati
vi possono effettuare e vi effettuano”.
Nel giro di un paio di settimane, grazie alle notizie fornite nel corso di
interrogatori diretti da alcuni aviatori caduti prigionieri ed ancor di più grazie
alle informazioni raccolte con pazienza ed abilità dai “fiduciari” nei cosiddetti
interrogatori indiretti, il quadro poté essere ulteriormente aggiornato, al punto da
suggerire l’immediata emissione di un nuovo bollettino. Il documento segnalava
la presenza di 21 squadriglie tedesche per un totale di circa 200 velivoli così
ripartite: 5 squadriglie da caccia con 90 macchine, 9 da ricognizione con 54, 3
da bombardamento con una ventina ed altre 4 di tipo non precisato. Anche per
quanto riguardava l’aviazione austro-ungarica, l’interrogatorio indiretto di un
sergente pilota della Flik 21 di Cirè, catturato il 14 gennaio davanti a Busa del
Termine, aveva portato novità significative. La numerazione delle compagnie
di aviazione era arrivata a 114, alle quali si aggiungevano 16 Ersatzkompanien,
ma vi erano fondati motivi per ritenere che nella sequenza delle Flik vi fossero
dei salti e che il loro numero totale non fosse di molto superiore alla sessantina.
Al 20 gennaio 1918 da varie fonti risultavano schierate sul fronte italiano 19
Flik da ricognizione (2, 4, 6, 12, 14, 15, 16, 17, 19, 20, 21, 23, 24, 28, 32, 34,
35, 46, 48), con una media di otto velivoli ognuna, 9 Flik J da caccia (39, 41,
42, 50, 51, 55, 60, 62, 64), con una forza media di diciotto velivoli, una unità da
bombardamento (101), con una decina di macchine, oltre a quattro Flik di tipo
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incerto ma presumibilmente da ricognizione (1, 3, 45, 53).
Di buona parte delle Flik identificate veniva indicata la sede ed era riportato
il nome dell’ufficiale in comando, ed il tutto era integrato dai dati forniti dalla
ricognizione aerea, sintetizzati nel numero di hangar rilevati su ogni campo.
L’interrogatorio indiretto del sergente austriaco, definito dall’Ufficio Informazioni
della 1ª Armata con gli aggettivi intelligente e reticente, sottolineandone il
tentativo di dare informazioni fuorvianti nell’interrogatorio diretto, permise di
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accertare una distribuzione più uniforme delle Flik del Trentino. Rispetto alla
concentrazione di forze rilevata in novembre quattro compagnie di aviazione
risultavano infatti a Pergine (21, 24, 48, 55J), due a Levico (15, 45), tre a
Gardolo (17, 23, 101), una a Grigno (60 J) ed una a Feltre (41 J), con altre
17 Comando Supremo, Ufficio Servizi Aeronautici, Sezione 5ª (Situazione ed Informazioni),
Sommario delle notizie riguardanti l’aeronautica militare austro-tedesca sulla nostra
fronte, desunte dai notiziari del servizio informazioni, della sezione informazioni (Ufficio
Situazione del Comando Supremo), degli uffici informazioni delle armate e di quelli degli
alleati, Bollettino N°3 del 30 gennaio 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio Servizi
Aeronautici, 5ª Sezione.
18 Ufficio Informazioni 1ª Armata e III Corpo d’Armata, Notiziario N°2 Categ. B del 17 gennaio
1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Uffici informazioni armate, Notizie di aviazione.

