Page 135 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 135
tabella riassuntiva delle unità dell’aviazione austro-ungarica identificate sul fronte
italiano elencava 49 Flik, delle quali, sia pure con qualche incertezza, 16 erano
classificate da caccia e 33 da ricognizione, oltre alle due unità da bombardamento
già note. Era una quota consistente delle 65 compagnie di aviazione che secondo
fonti recenti gravitavano effettivamente sulla fronte italiana, a dimostrazione
dell’efficacia dell’attività informativa. Il bollettino come al solito non si limitava
però ad indicare numero e dislocazione dei reparti e cercava di dare un quadro il
più completo possibile dello strumento aereo dell’avversario. L’organico di una
unità da ricognizione era quantificato in una mezza dozzina degli onnipresenti
ricognitori Brandenburg con un numero di caccia di scorta variabile da due a
quattro, mentre restava incerto il numero di macchine in dotazione alle Flik
da caccia. Quanto alle unità da bombardamento, di quella contraddistinta col
numero 101, localizzata a Pergine, si sapeva che aveva dieci Brandenburg e
quattro caccia tipo Berg, mentre era invece ancora poco più di un numero la 102,
segnalata a Feltre, di cui si continuava a ritenere che fosse montata su bimotori
Gotha di fornitura tedesca. Le notizie più interessanti erano relative al livello
di efficienza dei reparti, giudicato piuttosto basso per la mancanza di motori
ed anche di piloti addestrati, e ad una riorganizzazione dell’aviazione austro-
ungarica ed in particolare della sua componente da ricognizione. Sembrava infatti
essere in atto un processo di specializzazione delle Flik che, non diversamente
da quanto aveva da tempo fatto l’aviazione italiana, ne avrebbe destinate alcune
alla ricognizione in profondità, ponendole alle dirette dipendenze dei comandi
d’armata, ed altre al servizio di collegamento con la fanteria, lasciandone la
maggior parte ad operare nel ruolo di squadriglie di corpo d’armata con compiti
di ricognizione tattica ed osservazione del tiro.
Della creazione di unità di ricognizione d’armata si era saputo dall’osservatore
di un Brandenburg della Flik 12 abbattuto nella tarda mattinata del 17 maggio
nel cielo di Treviso. L’ufficiale si era dimostrato molto restio a parlare sotto
interrogatorio e queste ed altre informazioni erano il frutto di colloqui confidenziali
con il solito agente infiltrato. Per non destare sospetti non era stato possibile
spingere troppo oltre l’indagine, ma era comunque emerso che la Flik 12, con una
dotazione di una decina di Brandenburg, era alle dirette dipendenze del comando
della Isonzo Armee per missioni speciali, e che l’attività di ricognizione in corso
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era finalizzata alla preparazione di una prossima offensiva. Per quanto riguardava
le Flik impegnate nel servizio di fanteria, da varie fonti si era invece appreso che
avrebbero dovuto essere equipaggiate con velivoli blindati per metterle in grado
28 Comando 3ª Armata, Ufficio Informazioni, Notizie desunte da colloqui confidenziali con
un sottotenente aviatore della 12ª Fliegerkompagnie (Feldpost 531) abbattuto e catturato
presso a Treviso il 17 corrente, Notiziario N° 379 del 19 maggio 1918, AUSSMA, 1ª Guerra
Mondiale, Uffici informazioni armate, Notizie di aviazione.

