Page 140 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 140
140 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
il delicato compito di coprire il settore di coda: “Il comandante di squadriglia è il
capo-scaglione e si trova più in basso degli altri. Se possibile deve dare per primo
battaglia. L’apparecchio di coda invece sta a quota maggiore, è montato dal vice-
comandante ed ha il compito di sventare sorprese alle spalle. Accorgendosi di un
attacco a tergo, con forte picchiata sorpassa l’aeroplano di testa segnalando allo
stesso con altrettante alzate di mano il numero di apparecchi nemici scorti. Lo
stesso sono tenuti a fare gli apparecchi fiancheggianti pure a quota maggiore di
quello di testa. Se gli apparecchi non fanno a tempo ad avvertire il comandante
accettano immediatamente battaglia, coadiuvati dagli altri appena possibile.”
Per quanto riguardava il servizio di scorta, i tre velivoli affidati ai piloti meno
esperti dovevano disporsi in formazione a cuneo un centinaio di metri al di sopra
dei ricognitori da proteggere, mentre gli altri quattro Albatros si posizionavano
quattrocento metri più in alto e quattrocento metri più indietro per intercettare e
disperdere eventuali assalitori.
Nell’estate del 1918 le LFT stavano modificando l’organizzazione dei reparti
concentrando i caccia nelle Flik J e lasciando alle unità da ricognizione soltanto
i biposto. I caccia austro-ungarici non avevano però autonomia sufficiente ad
assicurare la protezione dei ricognitori impegnati in missioni di durata pari o
superiore alle tre ore ed i velivoli delle Flik F da ricognizione lontana, o Fern-
Aufklarung, operanti agli ordini dei comandi d’armata, dovevano quindi confidare
soltanto nelle prestazioni dei loro biposto Brandenburg delle ultime serie.
Tutto queste emerse con chiarezza dall’interrogatorio indiretto di un ufficiale
osservatore della Flik 27F schierata sul campo di Gardolo ed equipaggiata con i
36
recentissimi Brandenburg della serie “161” costruiti dall’ungherese UFAG. Il
reparto doveva assicurare il servizio di esplorazione lontana dall’Adige al confine
italo-svizzero alle dirette dipendenze del comando della 10ª Armata, lo stesso
coperto dalla Photofliegerkompanie 10. Entrambe le Flik erano originariamente
delle compagnie di aviazione della categoria D, o Detail-Aufklarung, da
ricognizione vicina, e solo di recente erano state riclassificate rispettivamente
come F e come P.
Prima dell’armistizio fu diffuso dal Comando Superiore di Aeronautica
soltanto un altro bollettino, il N° 9, con il quale veniva presentato un quadro
completo dell’aviazione austro-ungarica, integrando e riassumendo i dati raccolti
37
fino a quel momento. Oltre alle 5 unità da bombardamento che disponevano
36 Ufficio Informazioni 1ª Armata, Interrogatorio indiretto di un ufficiale osservatore
d’aeroplano, recentemente abbattuto sulla fronte della VII Armata (nell’interrogatorio diretto
si rifiutò di dare qualsiasi notizia), Notiziario N° 102 del 18 agosto 1918, AUSSMA, 1ª Guerra
Mondiale, Uffici informazioni armate, Notizie di aviazione.
37 Comando Supremo, Comando Superiore di Aeronautica, Sezione 5ª (Situazione ed
Informazioni), Bollettino N°9 del 10 ottobre 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio
Servizi Aeronautici, 5ª Sezione.

