Page 145 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 145
impianti ferroviari di Bolzano, Branzanello, Trento, Mattarello, in linea con
lo scopo ultimo di “strangolare” l’avversario mettendolo nell’impossibilità di
intraprendere una qualunque iniziativa od anche solo di difendersi con efficacia,
gli impianti idroelettrici di Fies, sul lago di Cavedine, che si riteneva fornissero
l’energia elettrica utilizzata per le mille necessità del fronte trentino, ed i
baraccamenti compresi tra Mezzolombardo, Mezzocorona e S. Michele, zona
di radunata delle riserve e di raccolta delle unità di rinforzo. Le località di sosta
e di radunata a ridosso della linea del fronte costituivano invece il grosso degli
obiettivi classificati come tattici, in un elenco che includeva i baraccamenti ed i
depositi di Monte Rovere, di Folgaria, di Serrada, di Casare Larici e dell’Albergo
del Ghertele, in Val d’Assa, non a caso tutti nella regione compresa tra Adige e
Brenta, già teatro della Strafexpedition della primavera del 1916. Dall’elenco
sono volutamente esclusi i bersagli nel raggio d’azione delle artiglierie, sia per
razionalizzare l’impiego dei mezzi disponibili, sia perché l’azione delle batterie,
soprattutto se ben diretta da osservatori a terra ed in volo, era ritenuta in grado di
dare risultati di gran lunga superiori.
Un’analoga valutazione dell’importanza delle linee di comunicazione e degli
snodi ferroviari fu alla base del bombardamento della stazione ferroviaria e
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delle ferriere di Assling . Questa cittadina, altrimenti conosciuta con il nome
sloveno di Jasemice con il quale figura oggi sulla carte geografiche, si trova sulla
riva sinistra della Sava di Wurzen, ad una quindicina di chilometri dalla sua
confluenza colla Sava di Wochein, oltre la catena delle Caravanche, che marca il
confine tra Austria e Slovenia, ed il poderoso bastione delle Alpi Giulie. Jasemice
è ancora oggi un punto di passaggio obbligato verso la Carniola ed i Balcani per
il traffico proveniente dalla Val Pusteria e dalla Carinzia ed era all’epoca un
vitale snodo stradale e ferroviario tra il fronte del Trentino e quello dell’Isonzo.
A fare di Assling un obiettivo di grande valore contribuivano gli stabilimenti
metallurgici che sorgevano tra la strada ed il fiume. Di proprietà della Krainische
Industrie Gesellschaft, e convertiti per le esigenze della guerra alla produzione di
munizioni con l’impiego di manodopera militare e di prigionieri di guerra, questi
impianti erano i più importanti della Carniola e non a caso ancora oggi Jasemice
è il principale centro metallurgico sloveno. Dai campi del Friuli la distanza da
coprire era di poco superiore ai 60 chilometri, dei quali però non meno di 40 in
territorio nemico con diverse barriere montane da superare, compresa l’aspra
dorsale delle Alpi Giulie, alta poco meno di duemila metri e situata all’incirca a
metà strada. Un’azione notturna era sconsigliata dalle difficoltà che gli equipaggi
avrebbero avuto ad orientarsi su quel terreno, ed un’azione diurna richiedeva una
45 Comando Supremo, Ufficio Servizi Aeronautici, Ordine d’operazione, s.i.d., AUSSMA, 1ª
Guerra Mondiale, Ufficio Servizi Aeronautici, Sezione Segreteria, ordini di operazione 1917-
1918.

