Page 136 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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136 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
di intervenire direttamente nella battaglia, a similitudine degli analoghi reparti
dell’aviazione tedesca. Se questa intenzione non si sarebbe mai concretizzata,
erano invece già una realtà le unità specializzate nella ricognizione fotografica
destinate a proiettare ancora più lontano l’azione delle Flik di armata. A darne
notizia, nel corso dei soliti interrogatori indiretti, era stato uno Stabsfeldwebel
della Flik 46 il cui monoposto tipo Berg munito di macchina fotografica
installata in fusoliera ed azionata con un comando a distanza, era stato abbattuto
a Lancenigo il 21 maggio. La Flik 46, dislocata a Cinto Caomaggiore con sei
Berg appositamente modificati, era la prima unità da ricognizione trasformata in
Photokompanie ed in quei giorni aveva avuto il compito di tenere sotto controllo
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la stazione di Treviso. I suoi velivoli operavano senza scorta, contando sulle
loro prestazioni per sfuggire ai tentativi di intercettazione, e si tenevano ad una
quota di 4.000 metri per avere un campo visivo il più ampio possibile.
Erano programmi che nel loro insieme disegnavano una configurazione delle
LFT profondamente rinnovata e maggiormente in linea con gli sviluppi della
guerra aerea, ma a condizionarne l’attuazione erano la scarsità di risorse e la
debolezza della base industriale. Di questa situazione i comandi italiani erano ben
consapevoli, come risulta fra l’altro da un interessante documento compilato il 4
giugno 1918 dall’Ufficio Informazioni dell’8ª Armata . Il documento raccoglie
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e riordina tutte le notizie disponibili fino a quel momento sull’aviazione austro-
ungarica, ricostruendone gli sviluppi degli ultimi mesi e tratteggiandone un
quadro piuttosto dettagliato nell’imminenza della seconda battaglia del Piave,
nota alla storiografia italiana come Battaglia del Solstizio. Secondo questa fonte
tra il dicembre del 1917 ed il gennaio del 1918 le Flik operanti in pianura si erano
rischierate sui nuovi campi costruiti nella regione del medio e del basso Piave
lasciando i vecchi campi italiani del Friuli, mentre le squadriglie germaniche si
erano raggruppate nella zona di Aviano da dove potevano agevolmente coprire
la regione tra Piave e Brenta ed anche il medio corso del fiume. All’epoca si
stimava che sul fronte italiano vi fossero in tutto una quarantina di compagnie
di aviazione, delle quali una quindicina nella zona montana, ed una decina o
poco più di squadriglie germaniche. In febbraio queste erano state però ritirate
ed inviate sul fronte francese, con un parallelo incremento del numero delle
Flik realizzato attingendo al fronte orientale. Questo afflusso di nuove unità,
particolarmente marcato nel mese di aprile, non aveva tuttavia compensato il
venir meno dell’apporto dell’aviazione tedesca se non forse dal punto di vista
29 Comando 3ª Armata, Ufficio Informazioni, Notizie desunte da colloqui confidenziali con uno
“Stabsfeldwebel” della 46ª compagnia d’aviazione a.u. abbattuto nel cielo di Lancenigo il
21 corrente, Notiziario N° 391 del 24 maggio 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Uffici
informazioni armate, Notizie di aviazione.
30 Comando 8ª Armata, Ufficio Informazioni, L’aviazione A.U. alla fronte italiana (Notizie
raccolte dal novembre 1917 al 25 maggio 1918), bollettino N° 9 del 4 giugno 1918.

