Page 133 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 133
II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 133
22
sul fronte trentino. A Pergine risultava confermata la presenza delle compagnie
21, 24, 48 e 55J, e così pure della 15 e della 45 a Levico, della 17, della 23 e
della 101 da bombardamento a Gardolo, della 41J a Feltre a cui si aggiungeva
la 16, mentre meno certa era la presenza della 42J e della 60J a Grigno e di
altre due unità da caccia, 62J e 64J, a Borgo. Quanto al materiale di volo, del
Luftgeschwader 101 di Gardolo veniva detto che era equipaggiato con biposto
Brandenburg dello stesso tipo in dotazione alle Flik da ricognizione. Queste
schieravano anche qualche Albatros D.III per il servizio di scorta, secondo la
tipica configurazione mista dei reparti adottata dalle Luftfahrtruppen, e sempre il
D.III, insieme ad un altro monoposto identificato come Phoenix, verosimilmente
il Phoenix D.I con motore Hiero da 200 cv, equipaggiava la maggioranza delle
unità da caccia. Apparentemente solo la Flik 55J era montata sul modello D.V
dell’Albatros schierandone ben 19 esemplari, ma la linea di volo delle Flik era
meno omogenea di quanto queste sommarie indicazioni potrebbero suggerire.
Del Brandenburg coesistevano infatti più serie di produzione con un ampio
spettro di prestazioni: la velocità orizzontale poteva variare da 120 a 180 km/h, e
secondo i prigionieri, nella serie “369”, di cui le compagnie 24 e 48 avevano in
dotazione un esemplare ciascuna, il biposto poteva superare agevolmente i 200
km/h. 23
La successiva edizione del bollettino, diffusa il 15 marzo 1918, riportò
integralmente il rapporto dell’interrogatorio indiretto di un ufficiale osservatore
tedesco della Bombenstaffel 21, il cui bimotore AEG era stato colpito al
serbatoio dalla contraerea durante un’incursione su Bassano nella notte del 18
24
febbraio e costretto ad atterrare presso Povegliano. Come i due sottufficiali
che lo accompagnavano, un pilota ed un mitragliere, negli interrogatori diretti
l’ufficiale non aveva rivelato nulla di interessante per poi parlare senza reticenze
quando aveva creduto di trovarsi a tu per tu con un ufficiale austriaco che era
in realtà un ufficiale italiano. Dal lungo colloquio con il presunto compagno
di prigionia era emerso come, sin dalla fine di gennaio le staffel 19, 20 e 21
del Bombengeschwader 4 avessero avuto piena libertà d’azione, superando
le restrizioni in un primo momento poste dai comandi austro-ungarici, ed
anche che le difese contraeree italiane erano alquanto temute, al punto che la
22 Ufficio Informazioni 1ª Armata e III Corpo d’Armata, Notiziario N°11 Categ. B dell’11 febbraio
1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Uffici informazioni armate, Notizie di aviazione.
23 La serie “369”, di costruzione UFAG, fu una delle ultime e montava un motore Hiero da 230
cv.
24 Comando Supremo, Comando Superiore di Aeronautica, Sezione 5ª (Situazione ed
Informazioni), Bollettino N°5 del 15 marzo 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio
Servizi Aeronautici (poi Comando Superiore di Aeronautica), 5ª Sezione. Il 10 marzo 1918
l’Ufficio Servizi Aeronautici si era trasformato in Comando Superiore di Aeronautica, a
riprova della crescente importanza della componente aerea dello strumento militare.

