Page 134 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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134 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
distribuzione di paracadute era stata accolta con molto favore dagli equipaggi dei
bombardieri. Dalle parole dell’ufficiale tedesco si era avuta conferma del ritiro
delle squadriglie del Bombengeschwader 4, iniziato il 20 febbraio, con il che
anche quest’ultima aliquota dell’aviazione tedesca aveva abbandonato l’Italia
per trasferirsi sul fronte occidentale.
Dopo poche settimane il servizio informazioni avrebbe confermato che non
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c’erano più squadriglie tedesche sul fronte del Piave. A sostituirle stavano
affluendo alcune unità austro-ungariche di nuova formazione ed il particolare
il Fluggeschwader 102, secondo alcune fonti equipaggiato con bimotori Gotha.
Non c’era dunque da attendersi una significativa diminuzione dell’attività
aerea dell’avversario, tuttora in grado di schierare dai 450 ai 500 velivoli, ed
a dimostrarlo stavano da un lato il numero dei campi di aviazione in attività
individuati dalla ricognizione, dall’altro il numero degli hangar conteggiati su
quegli stessi campi.
Tre settimane più tardi, quando fu diramato il Bollettino N° 6, sul ritiro delle
squadriglie tedesche non c’erano più dubbi: non solo era stato confermato da
altre fonti, ma durante tutto il mese di marzo non si era registrata alcuna azione
di bombardamento, un fatto che portava a dubitare dell’effettiva presenza
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di reparti da bombardamento austro-ungarici, od almeno a ritenere che non
fossero ancora pronti ad entrare in azione. Non potevano invece esserci dubbi
in merito al livello di attività delle Flik da caccia e da ricognizione interessate
da frequenti cambiamenti di sede allo scopo non secondario di sottrarle alle
operazioni di controaviazione offensiva dei reparti da bombardamento italiani.
Nell’ordine di battaglia figuravano ancora numerose incognite ma, a sottolineare
l’importanza del contributo informativo della ricognizione, lo integravano una
serie di planimetrie dettagliate dei campi di aviazione ricavate dallo studio delle
fotografie aeree.
Il mese di aprile fu caratterizzato da condizioni atmosferiche spesso proibitive
per il volo ed il maltempo limitò di molto l’attività delle opposte aviazioni anche
nella prima metà di maggio. Il quadro di situazione disegnato in aprile non poté
così essere aggiornato e la mancanza di informazioni portò ad un ritardo nella
compilazione del Bollettino N° 7 diramato soltanto all’inizio di giugno. La solita
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25 Comando 3 Armata, 2 Sezione (Informazioni), Commento alla probabile situazione delle unità
a
a
d’aviazione nemica dislocate sulla fronte del Piave alla data del 27 marzo 1918, Notiziario N.
294 del 27 marzo 1918, AUSSMA, Uffici informazioni armate, Notizie aviazione nemica.
26 Comando Supremo, Comando Superiore di Aeronautica, Sezione 5ª (Situazione ed
Informazioni), Bollettino N°6 del 12 aprile 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio
Servizi Aeronautici, 5ª Sezione.
27 Comando Supremo, Comando Superiore di Aeronautica, Sezione 5ª (Situazione ed
Informazioni), Bollettino N°7 del giugno 1918, AUSSMA, 1ª Guerra Mondiale, Ufficio
Servizi Aeronautici, 5ª Sezione.

