Page 187 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 187
Già nel primo anno di attività le squadriglie, infatti, avevano dovuto derogare
ai loro compiti per recuperare allo sforzo bellico una miriade di disertori che si
erano dati alla macchia.
Dalla prima relazione dell’Isp. Gen. della P.S. Comm. Augusto Battioni, di-
rettore dell’Ufficio Centrale in menzione, si apprende che in un anno e mezzo
erano stati compiuti oltre 7.000 arresti tra disertori e renitenti e altrettante fu-
rono le costituzioni spontanee alle squadriglie; più di 2.000 gli arresti per delitti
comuni; numerose, inoltre, le catture di pericolosi latitanti sui quali pendevano
premi sino a 10.000 lire; 400 gravi reati scoperti contro le persone e le proprietà,
cui aveva fatto seguito il sequestro di ingenti refurtive, specialmente di animali;
ben 132 conflitti a fuoco nei quali sei agenti erano periti e ventuno erano rimasti
feriti, tra cui il delegato di P.S. Finocchiaro.
Cessata l’emergenza disertori, si profilarono nuovi problemi di ordine pubbli-
co sia nelle città che nelle campagne siciliane a causa delle perturbazioni sociali
determinate dal carovita e dalla disoccupazione, nonché l’emergenza sanitaria
della “Spagnola”, che stava mietendo vittime in tutta la popolazione.
L’assenza delle squadriglie nelle campagne, le difficoltà burocratiche colle-
gate all’applicazione della legge menzionata e lo scarso numero degli addetti al
nuovo servizio diedero nuovo vigore alle organizzazioni criminali che ben pre-
sto misero in discussione il potere criminale della vecchia mafia, attaccandone
il prestigio.
Ne derivò uno scontro cruento tra fazioni delinquenziali, che, associato alla
normale violenza quotidiana, mise in ginocchio la già precaria sicurezza delle
popolazioni.
L’impiego di 40 delle squadriglie siciliane fu disposto, nello stesso periodo,
anche in talune zone delle Puglia ed in particolare sul Gargano dove più concreta
si manifestò la minaccia di un ritorno al brigantaggio. Ciò rese possibile l’arresto
di circa 400 disertori e la costituzione volontaria di un numero equivalente alle
autorità
squadriglie dipendenti, più che integrare l’azione degli organi ordinari, nel servizio generale
di sicurezza, dovettero talvolta quasi completamente a quella sostituirsi….” (A.S.S. Seconda
relazione annuale sul funzionamento dell’Ufficio Centrale per la prevenzione e repressione
dell’abigeato e la direzione delle Squadriglie in Sicilia…cat. XV anno 1919)

