Page 190 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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190 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
Dunque si può partire dalla funzione di polizia militare assegnata all’antico
Corpo dé Carabinieri Reali sin quasi dalla fondazione e che costituisce uno dei
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tratti distintivi dell’Istituzione unitamente all’impiego quale Arma combattente ;
quest’ultima fu assolta principalmente, ma non solo, dal gruppo squadroni e dal
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reggimento carabinieri reali mobilitato .
Il 29 luglio 1915, dopo circa 2 settimane dalla battaglia del Podgora (19 lu-
glio) per la conquista di quota 240, la forza combattente del Reggimento Cara-
binieri Reali mobilitato risultò di 15 ufficiali e 535 militari di truppa su un totale
di 30 ufficiali e 1.339 militari di truppa censito al 10 luglio. Il 6 agosto il reggi-
mento ricevette l’ordine di abbandonare la prima linea e di muovere per Castel-
letto dove si sarebbe sottoposto ad un “soggiorno di isolamento” per i problemi
sanitari che la trincea aveva provocato. La sera stessa furono richiesti presso il
Comando Brigata Pistoia “a disposizione del Generale comandante, un sottuf-
ficiale e 6 Carabinieri del Reggimento, con manette” (di cui erano sprovvisti) e
così altri “drappelli di pari forza”; in particolare agli ufficiali era stata assegnata
“la consegna di arrestare chiunque, dei militari che arriveranno, emettesse grida
sediziose, intervenendo con massima energia”. I Carabinieri rimasero, salvo al-
cuni limitatissimi servizi, in isolamento sino alla definitiva “dichiarazione sani-
taria di libera pratica” che fu espressa dal capitano medico dirigente del servizio
sanitario del reggimento il 7 settembre 1915 .
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Nonostante il vincolo sanitario dunque, la sera stessa in cui il Reggimento
era uscito dalla prima linea, vi fu una richiesta di uomini muniti di manette. Il
comando della Brigata aveva così tanto “bisogno di Carabinieri” da richiederne
4 Regolamento Generale per il Corpo dei Carabinieri Reali, approvato da sua maestà il 16
ottobre 1822, Torino, dalla tipografia Di Chirio e Mina, 1822, nn. 436-443.
5 Appare necessario mettere in evidenza che, dal primo dopoguerra ad oggi, numerosi lavori
hanno orientato l’attenzione sulle vicende belliche dei Carabinieri Reali quale “arma com-
battente”, ponendo in una posizione secondaria o addirittura marginale il servizio d’istituto e
di investigazione, da sempre ricco patrimonio dell’Arma. Scuola Ufficiali Carabinieri, Storia
dell’Arma, Velletri, Centro “Offset” dell’Arma dei Carabinieri, 2001. Francesco Grisi, Storia
dei Carabinieri, Casale Monferrato, Edizioni Piemme, pp. 111-122. Alvaro Calanca, Storia
dell’Arma dei Carabinieri III voll., Foggia, Bastogi editore, 1989, 3° vol. Dal 1900 ai nostri
giorni, dedica due sole pagine alla Grande Guerra sulle complessive 630. Gianni Oliva, Storia
dei Carabinieri dal 1814 a oggi, Milano, Mondadori, 2002, pp. 162-168, il quale si sofferma
più sull’impiego dei Carabinieri nelle attività di polizia militare che di combattimento, pur
utilizzando ampiamente i lavori autorappresentativi realizzati dall’Arma. Più recentemente,
Arnaldo Ferrara, Storia documentale dell’Arma dei Carabinieri – A cavallo di due secoli,
Roma, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 2007, pp. 237-351. Gastone Breccia, Nei
secoli fedele – Le battaglie dei Carabinieri 1814 - 2014, Milano, Mondadori editore, 2014, pp.
84-115.
6 Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (AUSSME), Fondo B-1, Diari
Storici della Prima Guerra Mondiale. Il reggimento fu costituito a Roma, presso la Legione
Allievi Carabinieri Reali, domenica 23 maggio 1915.

