Page 195 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve 195
Carabinieri distaccati in prima linea, ma si tratta di riconoscere il vero e proprio
spirito combattivo che consentì ad altre unità, anche di grandi dimensioni, di riti-
rarsi con ordine e disciplina. Grazie al sacrificio delle prime, le seconde poterono
attestarsi sul Tagliamento e poi sul Piave, trasformando una rotta in una grande
battaglia d’arresto.
Struttura e ruolo della polizia militare
Dunque appare ora necessario mettere in luce quale ruolo era attribuito ai
Carabinieri. Il tema della relazione è legato principalmente alla polizia militare
ma cercherà di affrontare anche un secondo tema, la c.d. “intelligence”.
A proposito della polizia militare, occorre ricordare che la precedente espe-
rienza della guerra italo-turca aveva consentito di sperimentare sul campo le
disposizioni in caso di guerra, ivi compreso il servizio di polizia militare.
Secondo le disposizioni emanate dalla fine dell’Ottocento e rimaste in vigore
sino al 1916, anno di riferimento del presente incontro, in operazioni belliche, di
massima, si doveva procedere alla costituzione di sezioni ordinarie (1 ufficiale, 7
sottufficiali di cui 4 a cavallo e 40 carabinieri, di cui 22 a cavallo) “assegnate allo
stato maggiore dell’Intendenza Generale (due), agli stati maggiori dell’Intenden-
za di armata (due) e agli stati maggiori di corpo d’armata (una) e di divisione
(una)” e speciali (1 ufficiale, 8 sottufficiali di cui 4 a cavallo e 46 carabinieri
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di cui 22 a cavallo, oltre ad un soldato di fanteria ed uno del treno di artiglie-
ria) “assegnate allo stato maggiore del Gran Quartier Generale (due) e agli stati
maggiori di armata (una)” . Nella organizzazione piramidale di polizia militare
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si sarebbero costituiti i comandi carabinieri di corpo d’armata, d’armata e del
comando supremo (e così per la zona delle retrovie). Nel maggio 1916, si dovette
riordinare e ampliare la componente dell’Arma presso l’Esercito operante, con
un notevole ampliamento degli organici attraverso la costituzione dei plotoni a
piedi in rinforzo alle sezioni Carabinieri per le divisioni e i corpi d’armata.
Con l’esperienza bellica in terra libica, nel 1912, nel frattempo erano state
aggiornate le norme in materia di “servizio in guerra” a cura del Comando del
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Corpo di Stato Maggiore . Sulla disciplina, il testo precisava che “concorrono
potentemente al mantenimento della disciplina l’esempio dei capi nel sottoporsi
per i primi a tutti gli sforzi ed alle privazioni, e le cure degli ufficiali per evita-
re al soldato fatiche inutili, per assicurargli buoni alloggiamenti, vitto sano ed
abbondante, soccorsi pronti ed efficaci in caso di malattie o ferite”, e poco più
in là ancora era sottolineata la necessaria coesione delle truppe: “in guerra sono
14 Ivi, p. 7.
15 Ibidem.
16 Ministero della Guerra – Comando del Corpo di Stato Maggiore – Ufficio istruzioni e manovre,
n. 103 – Servizio in guerra – Parte I. Servizio delle truppe, Roma, Voghera Enrico, 1912.

